14 dicembre 2011

In attesa di Cambia_Mente (lunedì 19/12/2011 ore 20.00)



In questi anni di lotta, mi sono accorto che è come sbattere contro un muro.
Ora, non capisco come, quello stesso muro, possa ancora ergersi sì forte senza mostrare crepe deflagranti.
Eppure di novità nell'ultimo anno ve ne sono state tantissime.
Un sistema di fatto è crollato ma la tenacia di murare quelle crepe è ancor più vivida da parte di coloro che lo stesso hanno costruito con certosina dovizia durante tutti questi anni.
La storia di questo paesotto è strana. Poche famiglie hanno detenuto le fila di tutto. Ed il popolo bue ne è stato compiacente.
Sono personalmente stanco di attaccarmi contro quel muro....ci sono anche i segni delle mie unghie lì sopra che mi ricordano che tutto è inutile.
Si possono mostrare al popolo bue tutte le falle del sistema (ultimi esempi cronologici: la mia mail per capire il perchè di un semplice abbattimento di piante...tempo stimato di risposta -per altro scandalosa- : 23 giorni. Altro esempio la domanda di Roberto Ciavatta alle Segreterie di Competenza sulle varie società di un noto avvocato (pagina 8 e 9) alle prese con diverse inchieste in territorio e fuori, per capire quali erano/sono: 30 giorni, con risposta piccatissima di una signora dell'entourage della Segreteria; dove non vengono dette tra l'altro e risposta arrivata solo perchè il quesito andò sui quotidiani)

Questa è la distanza che intercorre tra le Istituzioni e il popolo bue.

Non serve a nulla scioperare, portare oltre 7000 firme per togliere la "tassa etnica"; non serve richiedere provvedimenti urgenti (come un decreto di fermo cautelativo per il soggetto) da parte della Politica verso il famoso Killer dei cani; non servono a nulla le Istanze d'Arengo, alcune definite addirittura "ottocentesche"; non serve a nulla il Sindacato alla Reggenza, norma prevista dal nostro regolamento nel caso vi siano degli atteggiamenti poco consoni con la Massima Carica Istituzionale; non serve a nulla protestare sugli aumenti delle rette dei bimbi; non serve a nulla parlare con i Capogruppo; non serve a nulla richiedere ad un giovane che sottoscrisse la famosa legge dei 10 anni, di rinunciare alla sua futura carica per dare un segnale. Non serve a nulla raccogliere le firme per un quesito referendario, che già ha dei gangli burocratici assurdi, e che poi viene reso inutile.

Anzi a qualcosa serve; si....serve agli imbecilli di turno per poter ghettizzare certe persone in contesti quasi da inquisizione. Serve ai quotidiani con non ben definite quote di maggioranza e minoranza (anzi ben definite a dire il vero) che pronti si ergono a censori di ogni singola cosa fatta e svolta da questi "pazzi", per o sminuirla o criticarla. Gli stessi giornali che inveiscono sui padri di coloro che hanno fatto delle cazzate, con la disdicevole regola della "macchina del fango", non prendendosi MAI una stracazzo di responsabilità del loro continuo ciarlare per riempire le colonne del quotidiano.

Serve in effetti a capire che chi ha un pensiero differente da quello perennemente marcio sammarinese, deve essere combattuto. Quasi ad aver paura di sconquassare uno status quo esistente da anni.

Serve a capire che invece, facciamo bene così. Sono segnali evidentissimi della loro paura nel vedere defalcare il proprio potere, goccia a goccia, giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Quello stesso potere da distruggere ed offrirlo sotto altra forma e sostanza alla Cittadinanza!
Ma come detto prima, la loro forza gliel'ha concessa il popolo bue. Mite nella sua indolenza, nello scegliere sempre con il paraocchi la soluzione più facile, spinto da una sola cosa: IL SOLDO, IL DENARO, IL TORNACONTO PERSONALE.

Per cui: non vale più la pena combattere la CASTA. LA CASTA ESISTE SOLO PERCHE' QUALCUNO HA CONCESSO AD ESSA DI ASSURGERE LI'. E lo ha fatto nella maniera più democratica: il voto. Che poi esso sia stato di scambio o meno, (del resto, non ci sono prove provate che una persona possa aver preso più di mille voti solo in cambio di "favori"...sarebbe bello invero poterlo provare, almeno si capirebbero molti perchè!!!....ma in molti lo hanno fatto poichè avevano "fiducia" ed è questa la cosa più disarmante....) è un altro discorso.

Il fatto è che tutti ci lamentiamo di queste persone, quando in realtà esse sono lì per un volere popolare. Ergo i coglioni sono gli "abitanti bue".
Ora è facile dire che con la crisi tutto si enfatizza e che tutti si possono anche permettere il fatto di protestare...ma solo un popolo senza occhi non poteva capire che il giochino si sarebbe rotto, prima o poi. E fortunatamente io non sono fra quelli, vuoi per la mia indole perennemente complottista che mi sprona a ricercare anche più in là del fatto acclarato, molte volte facendomi le famose "seghe mentali", ma non si sa mai.

Quindi è al popolo bue che bisogna rivolgersi. Ed è a lui che è necessario far aprire gli occhi su una realtà orrenda, una quotidianità fatta di fascicoli aperti per associazioni con malavita organizzata; di dirigenti compromessi; di persone che si salutano con un "ciao puttana"; di altre che millantano amicizie con le cosche. Di scempi naturalistici; di scempi paesaggistici; di opere che non servono a nulla.

Non è possibile pensare che tutto questo il popolo bue non lo possa vedere o scorgere. E' talmente tutto evidente che ti sorprendi della non reazione. O ne è talmente assuefatto, che oramai di queste cose ne ha fatto "il normale", quasi una quotidianità assurda.
Cioè...in un Paese normale sarebbe la regola o quanto meno un principio di incazzatura civile, un riscatto di orgoglio o qualcosa di simile. Nulla di tutto ciò. Piattume assoluto.

Il popolo bue deve essere nuovamente rieducato alla socializzazione, alla solidarietà, alla riscoperta delle piccole cose per arrivare poi ai massimi sistemi,  passando per la riscoperta della Storia Sammarinese. Devono esserci attività culturali che possano permettere all'anima di evolversi, alle coscienze di mutare. Non c'è cultura.
Se la si vuole ricercare la si deve andare a ricercare fuori. Come tutto del resto. Perchè con la nostra dozzinale Sovranità, non abbiamo saputo farci un fico secco!!!! O meglio, abbiamo permesso che la si usasse per altri scopi.
E qui non è colpa di tizio o caio....QUI SIGNORI E' COLPA DI NOI POPOLO BUE!
La mutazione e l'abbattimento di quel muro citato all'inizio, può cominciare solo con una semplice regola: LA TRASFORMAZIONE DI NOI STESSI! Rimettersi finalmente in gioco, resettare il precedente e riportare tutto in un altro equilibrio....migliore? Peggiore? Non lo so...valutando gli ultimi anni direi la prima ipotesi, ma si sa che al "peggio non v'è mai fine..."

Ed è a loro che mi rivolgerò Lunedì prossimo se mi sarà concessa la possibilità, con neve, pioggia o sole....dando le spalle al Palazzo volutamente alla CASTA ma parlando nella Piazza della Libertà. Del resto....non mi rappresentano e mai lo hanno fatto coloro che siedono lì.
Mi piacerebbe di contro vedere gente capace di dire: "si abbiamo fatto una cazzata, diverse cazzate anzi....è ora di ripartire da altro", facendosi una sana autocritica. Segnare un punto di svolta REALE.

E' ora di cambiare davvero...ma il primo step è farlo all'interno di noi.
Tutto il resto appartiene al mondo della fuffa.


Nessun commento: