28 febbraio 2012

Odio il Lunedì (liberamente pensando al Blasco..)














Ultimamente il Lunedì è un giorno deleterio.
Accadono cose durante il fine settimana, cose che riguardano la Comunità, che poi spiattellati dai mezzi di stampa in quel giorno, fanno davvero tremare le gambe. Quel giorno, tempo fa, era odiato (si ascolti la canzone del Blasco in merito) per tutta una serie di inizi traumatici. Prima cosa il lavoro.
Dopo un weekend di libertà assoluta, il Lunedì era l'inizio della settimana lavorativa tremebonda. Ora, si è fortunati ad avercelo un lavoro! Chi non l'ha, vede le stesse paure amplificate per tutta la settimana, senza distinzione di giorni.
Paura per il futuro, paura per la famiglia, paura per i debiti che vanno sempre e comunque onorati.
Rimangono essi (i debiti), ed in molti casi, non vi sono entrate necessarie per equilibrarli.
E' crollato un sistema, ed i morti sul campo sono tanti.
Più avanti si va e meno percezione del futuro si ha.
Ed allora si insinua l'insicurezza sociale, si diffida anche del vicino di casa. Si puntano le dita, accusando e sparando nel mucchio.
Questo ci rende incivili.
Ma è connaturale nell'uomo. L'autodifesa è imprescindibile dal nostro essere. E' sempre lì, più o meno latente o sopita, che attende solo che l'insicurezza per il domani la faccia emergere.
E fa emergere la parte peggiore delle persone.
Una insicurezza dettata dalla debacle di uno Stato.
Una morìa di vari castelli costruiti su basi di sabbia, porta con sè tutto questo.

Uno Stato, di fatto morto, deve essere sostituito con altro.
Non importa il grado di colpevolezza, importa che non è più in grado di sostentare e sostenere la popolazione. Il buco creato è troppo grosso.
Domande....solo domande a cui non vengono fornite risposte; poste per argomentazioni che sono troppo legate a lacci con il passato.
E' impensabile del resto che anche il più scafato possa fornirne, visto che fa parte o ha fatto parte dell'obsoleto sistema che ha portato a vivere tutta le settimana come se fosse un Lunedì.
La cosa davvero raccapricciante è che piuttosto che stare in silenzio, prendono pure parola, dimenticando in diversi casi, il vecchio adagio che "il silenzio è d'oro".

Ed allora via alle risposte più demagogiche. In nome dell'Austerità si cancellano eventi, non perchè fossero stati dei veri flop a livello di investimento turistico, che ebbero un esborso enorme rispetto a ciò che proponevano.
In nome di questa austerità tanto declamata, si nasconde in realtà, un enorme buco di competenze sul campo. Prima era facile, c'erano tanti soldi e li si potevano spendere come si voleva, accontentando un poco tutti. La favola della cicala che beffeggiava la formica....

Soldi...soldi....come mai vi erano tanto soldi? Lo sappiamo benissimo tutti e tutte. Non scopriamo l'acqua calda. La nostra economia ha permesso entrate sontuose di moneta liquida, provenienti da ogni dove; il piccolo imprenditore che voleva portare soldi via all'erario italiano...il grande investitore....clan, cosche malavitose di ogni colore e bandiera.
San Marino ed il suo Stato hanno permesso ad essi di entrare e pian piano, tessere fila turpi anche con gli indigeni, a discapito della Comunità, imbesuita dalla facilità di vita di quegli anni.

Pare pertanto strano ad occhio critico, che le stesse persone che hanno consapevolmente permesso ciò, siano ancora sedute lì, e che ancora possano pensare che oggi non siamo in quel maledetto Lunedì.
No, sono lì a non dir nulla, o peggio a parlare di successi di Pirro, credendo di portare consensi ed auto_incensandosi degli sforzi fatti.
La deligittimazione nasce anche da questi comportamenti.
Difendere l'indifendibile tentando di trovare un capo ed una coda ad una corda, che serve solo per stritolare meglio il collo della Comunità.

Seguo un solo serial tv, The Walking Dead, al di là della storia, degli intrighi amorosi e di odio fra i  protagonisti, la cosa che lo rende realmente simile a ciò che stiamo vivendo oggi, è la desolazione e la disarmante mancanza di un futuro. Per quanto uno si batta per sopravvivere, c'è sempre quel sentimento di impotenza verso ciò che ti attende oltre l'angolo della strada...verso il futuro.
Gli zombi sono umani. Non si cibano di carcasse. Si cibano di vita sociale, di moneta, di sentimenti; ed è tutto maledettamente lineare.
La desolazione giornaliera, quel maledetto Lunedì che si ripete inopinatamente tutti i giorni è più vivida che mai. Il senso di impotenza altrettanto. Non c'è uno spiraglio di luce.
Tutto si vive alla giornata. Tutto muore con la notte. Tutto ricomincia il giorno dopo e si ripete esattamente negli altri seguenti.

In questa terra di nessuno, inevitabilmente, si sono insinuati coloro che da queste situazioni ne traggono profitto. Avvoltoi vestiti con colletti bianchi, camicie inamidate, da cui non penzola un filo che sia uno. Persone che apparentemente hanno l'aspetto pacato e tranquillizzante, ma che dentro hanno Cerbero. Create appositamente per fare questo. Per esse non è mai Lunedì. Sanno di poterlo fare, chiamati da chi conta, per svolgere il lavoro sporco, sicuri di un certo grado di impunità garantita, portando in dono una divisione dei dividendi del lavoro svolto.

Il problema è solo questo in fondo. Perchè tali persone ci sono sempre state nella Storia Umana; la desolante realtà è che esse sono appunto chiamate ed attirate come il miele per le api, laddove non c'è Stato, non ci sono persone capaci al suo interno di avere quale scopo primario, il bene sociale.

Dove non c'è Stato v'è il NON STATO.
Dove non c'è Stato, è sempre un Lunedì maledetto.
Dove coloro che fanno parte dello Stato, continuano a dire e blaterare che tutto si rimedierà.

Tutto questo è una cazzata immane.
CAZZATA vera e propria, o come disse il Mou, (non Mao...Mou l'allenatore dell'Inter ad una conferenza stampa...) è "prostituzione intellettuale".

Tale termine preso a prestito, mi ritorna sempre più spesso in mente da quando lo sentii. E' l'esatta trasposizione di ciò che stiamo vivendo. La svendita dell'intelletto verso cose farlocche che a maggior ragione ora non ci sono più.
Ci siamo svenduti signori. Ed in primis la colpa è di tutti noi. Abbiamo avuto un dono da madre Natura: il famoso "libero arbitrio" ed in molti hanno scelto sempre la strada più facile e feconda. Ora essa non esiste più; esattamente come non esiste più uno Stato tanto burocrate ed assente nello stesso tempo.

E' necessario cominciare a pensare che non ci siano più 7 Lunedì stramaledetti. E' necessario fare e brigare qualcosa che consenta di differenziare tutti i giorni che vanno a comporre una intera settimana, che diverranno mesi, anni.
E' necessario ricreare una Comunità, che sappia creare dal nulla, uno spirito di Nazione nuova. E' necessario NON VEDERE PIU' CERTE PERSONE, che si sono rotolate nel fango in questi anni, in pantagruelici sabba, e che siano allontanate non dopo aver pagato i loro comportamenti.

E' davvero necessario affinché non sia sempre uno stramaledetto Lunedì.
Il lavoro va iniziato però al nostro interno.
Ne siamo o saremo capaci?

Stay Human....vivadio!

19 febbraio 2012

In difesa di una nuova iniziativa contro Certa...Stampa locale....





















Ci tengo a mettere i puntini sulle ì, in merito ad un atteggiamento un poco spocchioso avuto dal signor Andrea Olimpi di Certastampa, su un suo particolare post nel Gruppo di Facebook, denominato Repubblica Civile.
Il tutto è da riportare alla nascita di un nuovo magazine on line chiamato ISOLA SAN MARINO.
Lungi da me fare il professorino, ma alcuni sassolini me li voglio togliere.
E' necessaria una piccola premessa.
I ragazzi di Isola, mi hanno domandato di collaborare con loro con qualche articolo. Cosa che ho accettato molto volentieri, senza ripensamenti, conoscendo alcune persone che con esso collaborano e reputandole positivamente.
Non sono riuscito ad andare a nessuna riunione "formativa" per motivi lavorativi e familiari per cui posso ben dire di non aver contribuito affatto alla sua nascita (e mi spiace non poco...). Tutto il merito va al resto della truppa che ha partorito l'idea, l'ha creata e plasmata e messa sul campo.

Ed ora veniamo al fatto.
Il signor Olimpi, in questo post scrisse: ”Nasce a San Marino un altro blog travestito da giornale: www.isolasanmarino.com. Prima o poi si farà una legge sull’editoria?”
Era lì e nessuno commentò. Lo feci io per primo, domandando lumi per quel commento un poco acidello, verso un qualcosa che se non si hanno le conoscenze dirette, farebbe pensare ad una sorta di risentimento.
E dalle risposte avute dallo stesso, sia in maniera pubblica che in maniera privata, si è evidenziato ciò.
Ovviamente non ho voglia e tantomeno il tempo di polemizzare con Olimpi, gestore del sito internet CERTASTAMPA, sito di notizie anch'esso.
Quello che diede fastidio a lui, è il fatto di avere una Redazione all'interno di Isola, senza nessun giornalista di fatto.
Ora....penso che questa cosa sia di un puerile allucinante...
Primo perchè si tarpano le ali di un qualcosa che nemmeno la si conosce.
Secondo, cosa che ancora credo, il tutto è spinto da paure di portare via gli internauti da un sito piuttosto che riversarle su un altro.
Credo e spero che la gente possa interessarsi ad un articolo, se questo è scritto bene o capace di dare informazioni. NON CI VUOLE UN PATENTINO.
Come giustamente è stato scritto nel lungo post, poi abilmente cancellato dall'Olimpi e quindi non più visibile, qualcuno  fece notare che scrivere NON E' esattamente come la professione del chirurgo, per la quale nulla si può inventare senza i dovuti studi.
Il signor Olimpi, come feci notare, dimentica che uno dei Blog maggiormente seguiti in Italia (non da me) è quello di un certo Beppe Grillo, non propriamente un Giornalista con patentino.
Questo perchè?
Perchè scrive articoli non sempre condivisibili, ma che lasciano qualcosa alla gente....ed evidentemente visto l'exploit del Movimento Cinque Stelle, qualcosa lascia davvero.
Vorrei ricordare al Giornalista Olimpi, che avemmo la fortuna di ospitare a San Marino un certo Pino Maniaci, uomo contro la Mafia, che ha creato una televisione dove si parla di Mafia, che ha tra i vari reporter anche i figli, seppur senza il distintivo, noto anche PER RIFIUTARE LA TESSERA DA GIORNALISTA, e che per fare questo mestiere, cito testualmente "non servono i tesserini....servono i coglioni". Visto i numerosi attentati alla sua persona, credo che non serva aggiungere altro.
Non devo difendere i ragazzi di Isola, ma insinuare continuamente contro qualcosa che nasce in maniera spontanea, perchè contingente con i tempi attuali sammarinesi, tempi assolutamente bui tra parentesi, è davvero avvilente.
Una eventuale legge sull'Editoria, caro il mio Olimpi, prevederebbe anche che quote di quotidiani locali possano  ANCORA essere detenute da persone inquisite o che sono state in carcere? Se ciò fosse, allora ben venga.
Ma visto che non è così, caro Olimpi, la Sua boutade è realmente infelice.
Stia tranquillo orsù...se in alcune redazioni vi sono ancora "poteri Grigi" capaci di fare quello che vogliono senza che nessuno li tocchi, non sarà certamente la composizione di Isola quella da indicare con il dito!!!!
Non pago di ciò, il buon Andrea cancellò come detto il post.
E questo è un atto veramente da censore....dei propri pensieri per giunta. Come scritto a lui, se uno ha delle idee e le palesa in maniera pubblica, è altrettanto meritorio difenderle, prendendosi anche i rimbrotti di coloro che non la pensano come lui, ma pur sempre PUBBLICAMENTE!
La Redazione di Isola è composta da persone che rubano del tempo libero dalle loro giornate per fare un qualcosa di diverso, non lo fanno per mestiere o perchè hanno studiato "da giornalisti"....sono assolutamente certo che questa cosa, messa sul piatto della bilancia, la faccia portare a loro favore.
Lo fanno perchè spinte da un qualcosa che va oltre gli studi fatti.
Credono in qualcosa....non che il signor Olimpi non lo faccia per carità, ma tutto il suo astio ed il rumore di dita sugli specchi, lascia pensare ad un rancore mal sopito.

Caro Andrea, la cosa di mandare i messaggi in privato, come Le ho scritto, è davvero brutta, proprio per quanto scritto poco sopra. Il fatto che Lei mi abbia risposto che lo ha fatto come lo può fare un padre di 50 anni verso dei figlioli, lascia il tempo che trova. Continua anzi ad evidenziare una insofferenza verso qualcuno all'interno della Redazione....qualcuno che non ha il patentino!!!!
Svestiamoci di orpelli un poco vetusti sior Olimpi, e veniamo al reale, fatto di privazioni, di continui annientamenti dell'uomo a scapito di un sistema che sta crollando.
Lei scriva pure le Sue notizie sul Suo sito, ma lasci la libertà ad altri di poter fare altro su differenti piattaforme....un blog è un blog, non ha spese, se non per l'acquisto eventuale di un dominio. Per il resto è passione, pura passione per fare un qualcosa per sé stessi e per gli altri, sempre che a questi possa interessare (ovviamente). Se ciò non dovesse accadere...pace!
Stia sereno, e la prossima volta non cancelli nulla, perchè davvero non Le fa assolutamente onore. E' segno di mancanza di civiltà al dialogo, cosa che manca dannatamente, pur avendo tutti questi cazzo di social network, giornali, quotidiani, blog e cose simili.
La saluto.....
PS: ho la tessera della Biblioteca di Urbino e di Rimini....chissà se posso scrivere minchiate su un blog o devo domandare il permesso al Registro dei Minchioni???
PS2: per questo breve pensiero scritto non è stato cagionato danno alcuno a chicchessia appartenente alla categoria dei Giornalisti.

Buona vita.

16 febbraio 2012

Le Gallerie. Articolo per Isola San Marino (http://www.isolasanmarino.com/)



Quando la Redazione mi chiese un pezzo che riguardasse il tema delle Gallerie del Trenino, subito si mise in moto la mia fantasia atavica, propria di chi ha raggiunto oramai una certa età e che inevitabilmente lascia adito a una sorta di malinconia storica.
Conobbi le Gallerie, particolarmente quelle riguardanti alla parte alta della Repubblica, da giovincello.
Ricordo come fosse accaduto ieri, tutte le avventure che ebbero quale fulcro proprio esse.
Sfide di coraggio adolescenziale innanzitutto.
Oggi, la globalizzazione mediatica ha appiattito tutto, dando risposte ad ogni nostra curiosità, limitando in tale maniera, la prova sul campo.
Negli anni ottanta, tutto ciò non esisteva.
Esistevano i racconti dei nonni, o comunque dei membri più anziani della famiglia, volutamente ingigantiti e edulcorati di particolari assurdi per farti passare la voglia di tentare di entrare in certi luoghi, disegnati ad arte con l’arte delle parole, quasi fossero possedute (le gallerie) da chissà quale entità. Ma nonostante questi impedimenti paternalistici, inconsciamente non facevano altro che alimentare la nostra voglia di sfida a quei luoghi, non fosse altro per poi potersi vantare con gli amichetti.
E si partiva con le sfide.
Quella volta non esistevano torce luminescenti per tutti, la possedevano in poche persone, quindi o entravi o stavi fuori, e se accadeva la seconda ipotesi, eri socialmente un pappamolle….
Entravi e il freddo iniziale misto all’umidità cominciava ad insinuarti nella testa che quei racconti dei più anziani un fondo di verità lo avevano tanto che anche i più baldanzosi abbassavano la testa......
......per leggere l'intero articolo, potete cliccare su questo link

Ciao ciao burdell!!!