30 marzo 2013

La nostra libertà è la tua partecipazione...già. Purtroppo mancano entrambe.

Sono diversi giorni che ho un senso di profonda mestizia e di incazzatura.
Avevo dato una personale apertura di credito verso questo attuale Governo, sperando che la crisi sistemica e finanziaria sammarinese lo portasse a prendere in esame cambiamenti epocali, e per una volta non popolari, verso la Casta in particolar modo.
Ed invece?
Un Tavolo di Sviluppo che segue semplicemente il volere di pochi personaggi immersi da anni oramai nello Star-System delle tre torri. Ma poi...quale sviluppo? Quello cinese? A che condizioni? O quello Russo? A quali condizioni?
Un Governo ed un tavolo di sviluppo poggiante di fatto sui famosi "contenuti" a discapito dei "contenitori"? E dove li si dovrebbero contestualizzare? Nel famoso Cloud?
Tutti impegnati nel dare un proprio contenuto (di parte) allo sviluppo teorico di una nuova economia, che pare invece essere il copia incolla della vecchia.
I nostri anziani solitamente dicevano: "t'è da scòr cumt magn". 
Assisto invece a paradossali interventi fuorvianti, anche nella stessa Sala Consiliare, dove 15 minuti di parole equivalgono alla fuffa, al nulla, la fine attuazione dell'arte oratoria politichese del parlare per non dire nulla, ma usando il microfono per farsi sentire che si è lì (invero in molti non fanno neppure quello...)
No, non mi sono ancora abituato a ciò e non lo farò mai. Parlare...parlare....parlare. Agire mai.
Assito a Istanze d'Arengo bocciate per una mera formulazione stilistica quasi fossimo in presenza di una Accademia della Crusca nostrana. Oppure accettarle con Ordini del Giorno, decisamente osceni.
Dimenticandosi che l'Istanza ha nella sua essenza anche uno stimolo delle idee che essa può apportare.
Od allo svilimento dello strumento referendario, con un progetto di legge SENZA QUORUM, osteggiato poichè per alcuni lo stesso quorum sarebbe uno strumento di tutela democratica!
Ma santo cielo. Cosa c'è di più bello ed etico nello scontro ideologico diretto di due Comitati, che dietro potrebbero avere tanti cittadini, piuttosto che invitare (e c'è chi lo ha fatto negli anni precedenti, lo stesso Sindacato nel 2007) la gente nel NON ANDARE A VOTARE, sicchè la soglia di validità dello stesso non si sarebbe mai raggiunta? Stiamo scherzando o cosa?
Assisto ad un Governo che procede fuori legge, come nel caso della Patrimoniale, andando oltre le tempistiche che esso stesso si diede a Dicembre 2012 durante la Finanziaria.
Che richiede sacrifici da parte tutti, purchè non si tocchino la stessa politica o le sfere dirigenziali della Pubblica Amministrazione, già enormemente avvantaggiate e senza alcuna responsabilizzazione per il ruolo che dovrebbero svolgere.
Tasse, che alla lunga serviranno semplicemente per porre un argine in un buco più grande di quello che si possa immaginare; tasse capaci solamente di deprimere un sistema e non il contrario, ovvero quello di crearne uno nuovo fondato sulla reale equità fiscale. 
Perchè?
Semplice; perchè i furbetti sono quelli che hanno sempre fatto girare la San Marino da Bere, coinvolgendo sia la politica sia le organizzazioni di settore in queste scelte atte nel non alterare lo Status Quo esistente. Con l'avvallo del popolo.
Assisto a complimenti dopo alcuni interventi in Consiglio del tipo: "appoggio quello che dici, ma sai faccio parte della Maggioranza, e non posso manifestarlo"...ma allora che cosa state (stiamo) a fare in quella sala? A spingere i bottoni? La gente ci ha votato per essere capaci di cambiarle le cose o semplicemente così, tanto per fare?
Non punto all'approvazione sui massimi sistemi. Preferisco sentire un bel "vaffa" perchè si toccano argomenti scomodi, piuttosto che le pacche sulle spalle.
Assisto a piani di rilancio o progetti del Centro Storico che prevedono lo stupro dello stesso.
Ma se lo dici passi anche per il solito patacca che non vuole fare le cose! 
Assisto a membri del Consiglio affermare: "io quei progetti non li ho visti, ma non mi devo sentire in colpa se non l'ho fatto". Quindi...oltre al pigiare i bottoni, non creiamoci nemmeno una idea di quello su cui stiamo parlando, tanto per non farci mancare nulla. Non si sa mai.
Ed eccole lì siffatte le tre scimmiette; quelle che non vedo, non sento e non parlo. Sinonimo di una società omertosa -nella sua più larga accezione del termine- irrimediabilmente colpevole.
Non esistono ideologie politiche. Esistono donne e uomini che se vogliono cambiare, POSSONO E DEVONO FARLO.
C'è paura, il timore di andare incontro ad uno scontento popolare e di voti che è dannatamente pestilenziale; una prostituzione mentale atavica oramai, difficile da debellare.
E si assiste alla latitanza del popolo, forse davvero la più brutta cosa in assoluto.
Nessuna manifestazione di affermazione dell'amor proprio. Niente. Nulla lo tocca.
Eppure stanno sgretolando le certezze di tutti. A questo punto siamo tutti colpevoli; si anche noi della minoranza, evidentemente non capaci di stimolare un approccio differente a questo stillicidio giornaliero. Ma noi non si mollerà di un millimetro, come il Don Chisciotte.
Ma il sammarinese è testa dura. Ha timore. E' di quel tipologia di persona che dice: "andiamo dai, ma prima parti tu". Potrei citarne a centinaia di esempi.
E' del tipo che: "il male è tutto della e nella PA", dimenticandosi che essa è un asset importantissimo della società, ma che andrà comunque rivista e corretta, e dimenticandosi soprattutto che nella PA vi lavorano quasi 5000 persone....ma tutte le altre? Dove sono? Tutti pavidi? 
SI!
Tutti bravissimi nel puntare il dito sui comportamenti altrui, ma nessuno capace di mettersi davvero in discussione, per estensione, su diritti acquisiti che dovrebbero tramutarsi in doveri in primis.
Fateci caso: tutti che hanno la soluzione al problema San Marino, ma nessuno che per primo dica che si debba rinunciare a qualcosa di acquisito.
No, così non si va da nessuna parte. 
Così muore un Paese; tutti cicale e poche formiche.
Ci stiamo deprimendo io per primo, perchè onestamente non capisco cosa possa far schioccare quella scintilla di civiltà in questo Paese.
Quando andammo sul Pianello diversi anni fa, qualcuno mi disse: "guarda che sino a che al sammarinese non toccano il portafoglio, non li vedrai mai qui". Affermazione tristemente vera ad onor del vero, ma avvilente.
Vi/ci stanno togliendo lo stato sociale e pian piano i diritti civili nel manifestare le proprie idee; e la cosa ben più grave e che lo stanno facendo tranquillamente, senza che dal popolo provenga una protesta che sia una.
Scandali finanziari? Malavita? Processi non conclusi? Certezza della pena? Corruzione?
Eppure sono capitati tutti questi accadimenti, qui in questi 61 chilometri quadrati, ma a vedere bene le reazioni, pare di stare in un altro Paese.
Va tutto bene madama la Marchesa.
Libertà è partecipazione.
Oggi non abbiamo nessuna delle due.
Abbiamo solo PAURA.
Personalmente non accetto la teoria paventata da molti per cui una ripartenza la si avrà una volta che si toccherà il fondo. Lo stiamo già raschiando con le unghie.
Ed allora sopraggiunge il tedio.

E questa volta "buonavitauncazzo".



2 marzo 2013

...ecco lo stipendio di un Consigliere

Come promesso, ecco qui lo stipendio di un Consigliere della Repubblica di San Marino.

Tre cose da tenere necessariamente in considerazione:

  1. In quanto dipendente privato, ogni qualvolta vi sia un Consiglio o una Commissione, usufruisco di PERMESSI NON RETRIBUITI.
  2. Dal totale, deve essere decurtato il 40% che è devoluto -come da Statuto di RETE- al movimento stesso, che poi deciderà a chi devolverli.
  3. I Consiglieri di RETE aderiscono alle medesime regole, e pure coloro che sono stati nominati nelle Commissioni a cui il movimento aveva diritto.
Ovviamente in nome della tanto declamata trasparenza usata a sproposito da molti miei colleghi, invito tutti a seguire il mio piccolissimo esempio nel rendere pubblici i propri introiti "politici".

Buona vita.