23 settembre 2014

Intervista San Marino Press


-Consigliere Zeppa, partiamo dall'ultimo Consiglio e iniziamo parlando delle 2 istanze d'arengo sull'aborto e sui diritti civili per le coppie omosessuali bocciate dal parlamento ma recepite dalla maggioranza con due ordini del giorno definiti però "deboli" dell'opposizione. Pensa sia stata persa un'occasione per il nostro Paese, che su queste tematiche non è certo all'avanguardia? Qual è il suo pensiero in merito?
Innanzitutto l'istituto dell'Istanza d'Arengo, negli ultimi anni, ha perso la propria importanza quale reale ed effettivo strumento di democrazia diretta. E' una possibilità che il nostro ordinamento permette alla cittadinanza di poter richiedere al Consiglio Grande e Generale di attuare un qualcosa che possa essere utile all'intera comunità. Ciò che questo governo come quelli precedenti del resto non capisce, svilendolo similmente ad una apparente "perdita di tempo", è appunto l'enorme potenziale che è nascosto dietro l'istanza d'Arengo. Non ho problemi a dire che fortunatamente vi sono cittadini molto più preparati di coloro che siedono in quegli scranni, compreso il sottoscritto, e che hanno un livello umanistico e "visionario" molto più sviluppato. Per le due Istanze in questione ammetto che questa maggioranza ha perduto una occasione più unica che rara. Quella sull'aborto, poggiante su una legge del 1974, mirava nel dare dignità alla donna, depenalizzandolo (e che con tale rifiuto prevede ancora la prigionia di chi la attua..) e chiedendo all'aula di fare quello che è di sua competenza: predisporre una normativa differente, in linea con i tempi attuali. Di fatto nella attuale maggioranza, il pensiero confessionale del PDCS ha umiliato ciò che forse una volta era quello più laico appartenente storicamente al PSD, dando vita ad una votazione "non senso", specchio fedele delle allucinanti prese di posizione di chi si è spinto anche nel chiedere un minuto di silenzio per i bimbi mai nati. Dietro un aborto v'è molto di più e non devo di certo stare qui ad elencare cosa. L'altra Istanza non richiedeva altro che il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali legalmente riconosciute in altri Stati. Anche in questo caso il conservatorismo ha prevalso sulla laicità. Del resto si era ben capito come sarebbe andata a finire, visto l'imponente schieramento di soloni schierato in questi mesi dalla DC, sia in articoli sui quotidiani, sia durante le serate della festa dell'Amicizia. Vere e proprie difese della famiglia tradizionale a scapito di un riconoscimento di un diritto legalmente riconosciuto da altre parti. Una "tradizione" è semplicemente un qualcosa che accompagna la storia della società; non è connaturata nel suo essere ma è un qualcosa di artefatto e costruito a tavolino che per consuetudine si è consolidata. Ovvio che tutto ciò che mira ad un ammodernamento possa creare il terrore che la "tradizione" non può tollerare. Di fatto i due ordini del giorno scaturiti dalla maggioranza, hanno sortito due aspetti: il primo meramente politico: il totale asservimento del PSD alla volontà secolarizzante del PDCS. Personalmente posso non condividere le linee di pensiero dei primi, ma la loro storia parlava di difesa dei diritti e di una laicità che poteva servire a questa attuale maggioranza per aprirsi ad una nuova stagione di riforme. Evidentemente la conta delle pecore ed il pericolo di una spaccatura dell'asse di ferro, hanno spinto il PDS a negare la propria storia. Conto delle pecore che ha portato anche i primi voti a favore dell'asse di ferro da parte della opposizione, visto i soli 15 voti a favore della Istanza sul riconoscimento delle coppie. Se si conta che l'intera opposizione consta di 25 persone e con gli UPR che avevano detto di essere contrari, qualcuno evidentemente ha fatto il furbo, nonostante le dichiarazioni a favore della richiesta espresse al microfono...
La seconda più sociale: in questo Paese si può fare tutto, basta che lo si faccia al di fuori dei propri confini. Una chiusura mentale assurda per chi blatera, di contro, all'apertura per un pensiero europeo. La miseria di questo attuale esecutivo la si evince anche da questi aspetti: richiamano all'ammodernamento della Legge 118/2010, quando sanno benissimo che è di fatto ancora totalmente disattesa una Istanza di due anni fa vertente in tal senso. Come troppo spesso accade, il rifiuto passa attraverso la scrittura di un ODG che snatura nei fatti il senso delle richieste provenienti dallo strumento di democrazia diretta. Ribadisco quanto detto sopra: per fortuna che nel Paese esistono persone più moderne di coloro che dovrebbe guidarle. La più antica terra della Libertà, come piace definirci, non prevede normative che possano trovare attuazione per il libero arbitrio. La laicità di pensiero o l'attuazione di un diritto anche se apparentemente per pochi, di fatto sono annullati. La mano lunga del pensiero secolarizzato si sente eccome. Il puritanesimo lo si respira in ogni angolo, ed il messaggio che trapela è: se volete fare delle cose, anche le più strane che esulano dal merito delle due Istanze, basta che le facciate al di fuori dei nostri confini. Siamo sempre più una Repubblica anticamente indietro per tutto quello che riguarda il riconoscimento di Diritti, ma capace di mobilitarsi per offrire una scialuppa di salvataggio a coloro che hanno e stanno frodando lo Stato.

- Programma economico e assestamento di bilancio: il nodo centrale della discussione e' stato il "Condono" messo in campo dal Segretario Felici, non crede sia necessario in questa fase transitoria per il nostro regime fiscale mettere una linea di demarcazione tra il sistema passato e quello nuovo?
Potrebbe anche essere ammissibile una visione in questo senso. Ma i problemi sono altri. Innanzitutto di chi li promuove. Il Segretario Felici è una persona pesantemente tirata in ballo dal signor Roberti in tutta questa estate 2014. Lo stesso Segretario si è rifiutato per due volte di parlarne in aula parlamentare, adducendo scuse che quello che è un Parlamento, non sarebbe il luogo ideale per discuterne. E lo ha fatto per due volte. Mesi fa, durante il comma apposito sulla corruzione a seguito dell'arresto di Podeschi ed in quest'ultimo, in un comma comunicazioni della durata di due giorni, normale prosecuzione per l'arresto dello Stolfi. Ora, se non chiarifica al più presto la sua posizione, capisce bene che tutto quello che dispone non può avere la giusta valenza istituzionale. Ha una spada di Damocle imponente. Altro motivo: si è giustificato il condono quale necessario per passare da un sistema all'altro. Ci si dimentica che i danni di quel sistema che si vorrebbe mettere nel cassetto, è figlio della medesima classe politica che oggi è parte della Maggioranza che governa questo Paese, con le dovute distinzioni. Le accuse mosse ai due arrestati eccellenti sono impietose. Stolfi ad esempio, è semplicemente sospeso dal suo partito. Bene...quel sistema si riflette anche in quello odierno. L'enorme difficoltà di moneta, ha portato a spacciare per necessaria anche una sanatoria per coloro che negli anni 2011-2012-2013 non hanno fatto il proprio dovere civico da cittadini. Si offre a moltissimi di loro che hanno sempre vissuto borderline alla Legge, di uscirne ancora una volta vincitori. Felici e la sua maggioranza, di fatto accumulano un poco di spiccioli dagli evasori interni, ne normalizza la posizione rendendoli lindi al "nuovo" sistema. Di questo passo, non sono da escludere altri tipi di condono a breve. Siamo di fronte nuovamente ad uno Stato diseducante, incapace di insegnare il rispetto per le normalissime regole civiche. Anzi, se ne inventa di nuove ma molto più bieche; normando nei fatti con una stretta di mano verso chi ha frodato negli anni precedenti lo Stato, dicendo loro: "mi raccomando non fatelo più" e ci aggiungo io: "altrimenti ci dovremo inventare altri cambiamenti epocali per giustificare il vostro essere delle marachelle". E va da sé che se uno Stato detta regole d'ingaggio tanto assurde, denotando un imprinting degenerativo e legittimando il tutto a botte di maggioranza consiliari, senza porsi il benché minimo problema delle reali ripercussioni sociali che esso comporta -ma anzi giustificandole stupidamente- allora non si è altro che in presenza di un non-Stato.
- Arresto Stolfi. Lei e' anche membro della Commissione Antimafia e per questo le chiedo un commento sugli stralci dell'ordinanza pubblicati sugli organi di informazione che mettono in luce (se le accuse venissero confermate) tutta una serie di rapporti fra uomini delle istituzioni e appunto le organizzazioni malavitose che hanno defenestrato il Paese. Come sta agendo in Commissione per tentare di chiudere definitivamente questa pagina negativa per San Marino?
-Sempre in riferimento all'ordinanza, da quanto sappiamo si parla addirittura di voto di scambio e di clientelismo volto all'acquisizione del consenso elettorale grazie alla corruzione degli elettori. Affermazioni gravissime che coinvolgono in maniera diretta le Istituzioni e la politica. Se questi aspetti venissero confermati ed emergessero ulteriori elementi in merito a questo filone d'indagine, a suo avviso ci potrebbero essere gli estremi per dichiarare delegittimato anche l'attuale Consiglio Grande e Generale o le vicende FinProject riguardano, come sostiene la maggioranza, solo il passato?
Mi prendo la libertà di rispondere in maniera unica alle due domande strettamente legate tra di loro. Durante il Comma Comunicazioni ho fatto pubblica ammenda per ciò che scaturì dalla scorsa Commissione Antimafia che è bene sempre ribadirlo, ebbe il carattere di Commissione d'Inchiesta. La Politica che indagava sulla Politica mi pareva davvero fuori luogo, quando ero semplicemente ragazzo che si interessava a queste cose. La notte prima dell'inizio dei lavori di quest'ultimo Consiglio, l'ho riletta attentamente ed ammetto che fu un atto di enorme coraggio. Quelle conclusioni sono il vero solco tra il vecchio ed il nuovo, altroché il condono! Gli arresti scaturiti in questi mesi e le condanne comminate per il processo delle "mazzette nei cantieri", arrivano con due anni di ritardo, ma sono finalmente arrivate. Evidentemente anche all'interno della Magistratura qualcosa è cambiato, anche grazie all'allontanamento di qualcuno/a. Nella relazione di quella Commissione d'Inchiesta era tutto nero su bianco. Il coraggio sta appunto in quelle pagine, in ciò che è scritto. La Politica, se opportunamente depurata dagli ideologismi, può fare anche questo. Cosa sta facendo l'attuale Commissione Antimafia? E' triste dire che da quando abbiamo relazionato mesi fa, non ci siamo più riuniti. Ed è altrettanto triste aver dovuto constatare che una istanza d'Arengo (ma guarda un pò...) vertente sulla istituzione di una Giornata della Legalità, sia passata con votazione segreta in Aula consigliare, dopo che il Segretario referente espresse la volontà per una sua non accettazione, con il placet del Presidente della attuale Commissione. La votazione segreta ha evitato il peggio, ma la delusione è ancora lì bella cocente. E' necessario riconvocare tale Commissione, per capire come agire fattivamente da ora in poi. Non è che con una relazione, anche se ben scritta, si possa lontanamente pensare che i pericoli derivanti dalle mafie si siano allontanati. Tutt'altro. Siamo una terra di Mafia e gli arresti, con capi di imputazione pesantissimi per una realtà piccola come la nostra, sono sconvolgenti. La Maggioranza non può permettersi di relegare tutto questo al passato. Quel passato è l'attuale presente del resto. Le "leggende" sugli attuali arrestati e su altri ex-segretari di Stati, stanno trovando la realtà dei fatti. Quando si afferma che fanno parte del passato, lo si dice mentendo sapendo di mentire. Chi ha avuto il privilegio, perchè io nel mio piccolo lo ritengo tale, di far parte delle Istituzioni, ha usato quel ruolo solo ed esclusivamente per il raggiungimento di scopi personali, che nulla hanno a che vedere con il bene ed il soddisfacimento della comunità. Hanno in primis instaurato un sistema economico basato sulla piazza finanziaria, per poi violentare una economia ed il suo paese prendendo a piè mani, con patti di sangue, ricchezze che non erano le loro. Hanno sputtanato San Marino anche fuori. Devo ricordare Report o trasmissioni similari? Hanno "voluto" portare certe persone qui da noi, poiché potessero implementare la loro voglia spasmodica di essere additati come quelli potenti, ossequiati da tutti. E purtroppo presi anche da esempio, si sono creati il loro regno. Se questo esecutivo è delegittimato? Io penso che lo siano, per tutto quello che è emerso e che emergerà. In molti di loro, non sono altro che la normale prosecuzione di quel vecchio sistema. Lo si respira anche in aula e nel paese. Si vede che, oggi più che mai, stanno uniti con lo sputo. Si nota che quelli che non sono compromessi, fanno una dannata fatica nello starci assieme, poiché sanno benissimo che le inchieste non sono finite, anzi. E' a loro che rivolgo l'invito nello staccare la spina. Lo devono alla cittadinanza in primis, poi ai loro elettori e, perchè no, a loro stessi in fondo. Non può esistere alcun patto di governo che possa avere la precedenza verso tutto ciò che sta accadendo, che forse è secondo solo ai fatti di Rovereta. E' una questione di coscienza. Non si può stare seduti al tavolo con chi è Giuda, adducendo che bisogna farlo per il bene del paese. E' immorale farlo a prescindere, a maggior ragione in un contesto come quello odierno. Il voto di scambio è stato denunciato anche da molti cittadini, durante questi ultimi anni. Questo, se confermato, porterebbe allora a pensare che in molti che oggi siedono lì, o che lo sono stati negli anni recenti, lo debbano solo perchè rientranti in una cordata opportunamente pagata e studiata a tavolino. Qualcuno mi spieghi dove è ubicata allora la Democrazia! Se non avessero paura, ma l'hanno poiché pagherebbero in termini di voti i loro comportamenti, oggi è il tempo di offrire al paese una nuova possibilità di votare la sua classe dirigente.


- Si parla spesso di "mancanza di alternativa" a questo Governo. È' d'accordo? Rete si sta impegnando per costruirla? Quali sono i vostri interlocutori politici? Avete preso in considerazione l'ipotesi di coalizzarsi con qualche forza politica dell'attuale panorama politico sammarinese?
Attualmente esistono diverse opposizioni, molto differenti tra di loro. Non entro nel merito dei pregi o dei difetti che esse hanno. Rete ha una idea ben precisa, con tutti i propri limiti sia chiaro, e lo si evince dalla mole di lavoro che ha svolto in questi due anni. Personalmente dissi, credo la prima volta che presi parola in Consiglio, che non avremmo voluto dover fare "l'opposizione all'opposizione". Questa frase la capirono in pochi lì per lì. Credo che a due anni di distanza abbiano le idee più chiare. Ma Rete ha un background completamente differente da tutti. Non chiusa a prescindere perchè rientrante comunemente alla opposizione, anzi. La sua nascita, la sua evoluzione, il suo modo di porsi alla cittadinanza è talmente naturale da non essere raffrontabile a nessun partito o movimento. Sin da subito ci siamo imposti il limite di mandato. Siamo andati da soli alle elezioni del 2012 assolutamente convinti. Qualcuno disse che il nostro boom fu un voto di protesta, parole dette da una esponente della sinistra. Invero credo, che la gente che ci conosceva perchè attivisti in diverse associazioni, trovò in noi qualcosa che mancava a tutti. La passione politica. Quella o l'hai o non l'hai...non la vendono al supermercato. E poi un'idea ben precisa di come vorremmo cambiare San Marino. Secondo noi l'unica alternativa possibile è quella che include persone nuove, lontane anni luce dai modi di fare politica che hanno connotato gli ultimi venti, trenta anni. E l'esperienza dei movimenti degli ultimi due anni ci ha spinto, circa tre mesi fa, a cercare di coinvolgere Civico10 nel progetto per le nuove Giunte. Coinvolgimento che, a nostro avviso, avrebbe potuto rappresentare un banco di prova per una collaborazione futura. Ma C10 ha preferito non aderire alla nostra proposta perchè più propenso a mantenere in piedi il rapporto con Sinistra Unita. Per quanto ci riguarda, non vediamo altre possibili alleanze con i partiti all'interno del Consiglio che, a vario titolo, sono implicati nella malagestione della cosa pubblica. Ci piacerebbe invece che gente nuova, fortemente motivata, si avvicinasse alla politica e lavorasse per far emergere ciò che di buono il nostro paese ha da offrire e che finora è stato messo in ombra dagli appetiti più o meno eccellenti. E questa è una sfida che si deve a tutti noi. Volenti o dolenti un sistema è morto, ma ne pagheremo tutti le conseguenze anche nel lungo periodo. Bisogna essere in grado di metabolizzare il lutto e ripartire anche con maggiore modestia. Insomma... l'ora del cambiamento è GIUNTA!