24 agosto 2012

Mafiopoly...dopo più di un anno di lungaggini burocratiche...

Oggi 24 Agosto 2012, alle ore 11.30 presso casa dei miei genitori (non capisco il motivo, ma tant'è...) è arrivato a distanza di più di anno dall'evento, l'assegno promesso dall'Ex Segretario, non di 300 euro, ma di 299,55 centesimi....sarà la crisi.

Quei soldi pertanto torneranno a disposizione del Movimento Sottomarino.
Serviranno per le loro future attività.







Di seguito il testo della mail inviata oggi primo di Luglio 2012 agli account della Segreteria di Morri.



Buongiorno Segretario e membri della Segreteria,

sono Matteo Zeppa e Vi scrivo in merito al documento allegato nella mail protocollato quale pratica n°6280/17 datata 25 Luglio 2011, avente per oggetto gli eventi denominati: “MAFIOPOLY, UN GIOCO ANCHE SAMMARINESE”, che furono svolti lo scorso anno -appunto-.

Dopo quasi un anno di quei soldi nemmeno l'ombra, solo ora la Vostra Segreteria si è decisa a dare un segno. 
Ma con una pratica che a parere del tutto personale, lascia l'amaro in bocca.

Un anno fa, ci muovemmo domandando un piccolo contributo a svariate Segreterie, visto l'entità delle persone che vennero a relazionare, e solo la Vostra diede un cenno di riscontro positivo. Come potrete immaginare, avemmo delle spese vive abbastanza importanti, che ovviammo con l'autotassazione stessa degli organizzatori, e che per inciso lo fecero molto volentieri.
Per questo la raccomandata da Lei firmata Segretario, e da me ricevuta in nome del Movimento Sottomarino, fu molto gradita. Ebbene, quei soldi ad oggi, non sono mai arrivati.

Essendo stato chiamato da un membro della Segreteria la scorsa settimana, mi venne più o meno detto ciò: siccome l'evento MAFIOPOLY è passato, non sarebbe possibile staccare l'assegno per una questione di retroattività dell'evento stesso, se non per il caso di una nuova manifestazione con la stessa denominazione. Dissi che MAFIOPOLY al momento non avrà una seconda edizione, per svariati impegni di coloro che l'organizzarono. Pertanto l'unica maniera sarebbe, sempre a quanto mi disse la persona che mi telefonò, o rifare un altro evento simile o richiedere la sovvenzione per eventi simili, non nel contenuto, quanto per le persone che li pensano e più specificatamente o “Altrementi Festival” o la “Festa del Solstizio”, entrambi organizzati dall'Associazione Culturale Don Chisciotte.

Facendo parte anche di tale organizzazione, sono al corrente che cifre molto più importanti ancora non sono state elargite.

Pare altresì abbastanza risibile il fatto che per avere quella piccola somma, debba (anzi dobbiamo) inscenare una sovvenzione fittizia, per di più con eventi che sono ancora a credito da parte della Vostra Segreteria.

Vorrei ben capire a questo punto, ove è il collo di bottiglia, che impedisce l'elargizione di 300 e dico 300 euro per un evento a cui la Sua persona, Segretario Morri, diede la disponibilità economica, facendolo -immagino- di Sua spontanea volontà, senza nessuna pressione, e sulla quale contammo per poter alleggerire le spese vive avute per portare ed alloggiare i relatori.

Ancor più fosco è capire il concetto di retroattività; secondo tale assunto, quindi, non potremmo contare su ciò, e ci potrebbe anche stare, ma come la mettiamo con l'enorme somma dovuta alla Don Chisciotte? Anche lì l'impedimento è la retroattività? Oppure vi è una difficoltà di reperibilità delle somme?

Concludo asserendo che: non è mia o nostra intenzione richiedere quei soldi utilizzando l'escamotage di sovvenzionare altre manifestazioni (che ribadisco, per di più sono già a credito della Vostra Segreteria sic.), pertanto facendo fede a quanto da Lei scritto e protocollato, dietro la Sua assoluta libertà di pensiero, aspettiamo che quei 300 euro vengano elargiti per quanto da Lei stesso firmato, Segretario Morri, esclusivamente per l'evento di MAFIOPOLY e non per altro.

Pertanto mi aspetto da Lei o da chi per Lei, la totale elargizione di quanto promesso e protocollato (un anno fa) nel giro di breve, senza se e senza ma, lasciando perdere voli pindarici che nulla hanno di concreto e di sostanziale.

In fede.

Matteo Zeppa (uno degli organizzatori di Mafiopoly e collaboratore dell'associazione culturale Don Chisciotte).

20 agosto 2012

Ferragosto e le sue chiacchiere.


Strana questa Estate 2012. Tra una ondata di caldo torrido e l’altra, inizia e si consuma una battaglia elettorale difficoltosa.Più che una campagna, pare una “scampagnata”.
Dunque, bisogna come sempre essere in grado di fare la famosa “tara” alle notizie che arrivano dai quotidiani, ma da ciò che si percepisce e si legge, non vi sono affatto segnali incoraggianti.
Bellissimo vedere poi la magnifica compostezza e rigore di una parte (chiamiamola per simpatia il CentroDestra) contrapporsi alla scanzonata caciara del suo opposto (il CentroSinistra).
Difficoltoso alquanto capirne (ad oggi) le composizioni che andranno a formarle riempiendo in tal modo quei due contenitori un poco vuoti invero.
Pare che ci siano in ballo poltrone, Segreterie da una parte, e non so dall’altra.
Ovvero “interessi” da vecchia Repubblica, cioè di quella che prediligeva il personalismo piuttosto che il bene dell’intera Comunità.
Non dirò nulla di scontato, ma siamo dannatamente in crisi, e nessuno ha il benché minimo coraggio di proporre una alternativa, proprio perchè fortemente legati alla zavorra del “come eravamo ieri”.
C’è una paura atavica di poter proporre delle scelte o alternative di vita sapendo già che si faranno scontenti molti elettori.
Si, parlo di elettori, perchè ogni 5 anni (più o meno) i cittadini assurgono al rango sociale di ELETTORI. Per una quarantina di giorni diventano importanti, vengono considerati da tutti, sino alla mattina stessa delle elezioni, per poi tornare mestamente al ruolo di cittadini.
Ovviamente la colpa è da entrambe le parti; della vecchia nomenclatura (ma anche parte delle nuove generazioni…) nel tentare di ritornare là dove erano. E da parte della cittadinanza, che si ricorda di avere importanza fattiva nonché effettiva solo ogni 5 anni, per poi mestamente ritornare nel suo ruolo passivo.
Si perchè questo è.
Inutile girarci intorno.
La Cittadinanza ha le sue colpe, nel suo non interessarsi del Paese e nel far passare vilmente atteggiamenti e/o fatti gravissimi perpetrati alle loro spalle.
Si vive il tutto in una sorta di limbo…tutto lascia indifferente, tutto ha un suono sordo, non ha colore. Si rimane sospesi sperando che il domani possa fortuitamente regalare qualcosa; quasi a ricalcare negli atteggiamenti della vita moderna, ciò che accade con i giochi della sorte. “Proviamoci…se va bene ok, se non va, vabbè…”
La Cittadinanza ha il dovere d’essere artefice del proprio destino. Ha il dovere di non tentare l’azzardo. Perchè oggi ti potrà andare bene ma domani potrebbe toccare a te avere sfortuna.
La Cittadinanza ha il dovere di poter avere un ruolo di partecipazione attivo, e non solo ogni 5 anni. Ma ha anche il dovere di svegliarsi dal torpore che si è autoindotta.
Ricordatevi che i Politici che hanno squassato San Marino, sono in primis cittadini assolutamente normali…hanno le stesse debolezze, non sono degli alieni. Li abbiamo fatti diventare noi stessi delle persone che hanno “poteri speciali”, perchè ce ne siamo altamente fregati sino ad oggi. Sempre lì a non intervenire mai, anche quando chiesero di sopperire a debiti di Banche, che è bene ricordarlo, sono in primis ISTITUTI PRIVATI e non pubblici. Quasi tutti zitti.
Quando anni fa, andammo sul Pianello a fare una manifestazione slegata da tutto ciò che è preconfezionato, ricordo qualcuno che mi disse: “guarda che sino a che non toccano il portafoglio, questo Paese non reagirà”.
Parlo di più di due anni passati. Ed ora siamo lì. Quella volta non pensavo che il lassismo sammarinese potesse permettere ciò…ed invece mi sbagliai clamorosamente.
Non posso credere che tutto possa girare attorno al vile denaro, ma devo invece ricredermi ( ma non convincermi).
Ma anche ricredendomi, oggi, non vedo nessuna reazione da parte di una Cittadinanza Attiva. Spero vivamente di sbagliarmi, ma mi tremano i polsi nelle vene dover solamente ipotizzare di dover arrivare alla fame sociale per poter vedere una reazione da parte di essa.
Nel mezzo, i marpioni politici continuano imperterriti nel reclutamento. Alcuni cercano di sminuire la forte crisi socio-economica, altri promuovendo vere e proprie campagne di reclutamento. Ma entrambi hanno solo uno scopo: VINCERE.
La vittoria è il fine ultimo. Bene. Poniamoci allora al dopo 11 Novembre 2012.
Vincono quelli del CentroDestra.
Scenario immutato. Nulla di più, nulla di meno. Gli stessi che hanno per 3 anni consecutivi, annunciato (a cadenza quasi mensile, rasentando il ridicolo) una firma per la normalizzazione dei rapporti con il vicino italiano. I medesimi che in Agosto (mese canonico di ferie) attuavano Decreti Legge.
Vince il CentroSinistra. Uhmmm….o meglio…a sentire le voci, la GRANDE COALIZIONE. Ossia una bella accozzaglia di ideologie, anche molto diverse da loro, unite da un programma di punti condivisi. Nulla di male sia chiaro….solo che poi, le inevitabili differenze ideologiche emergeranno, facendo andare a ramengo i punti del programma condiviso. Su questo sono pronto a mettere la firma a sangue, quando e dove volete.
Anche per questo, RETE ha deciso di andare da sola.
Non per supponenza, o perchè abbia le idee migliori di altri. Semplicemente perchè non ci sono le condizioni per poter scendere a compromessi con nessuno. Non è edonismo, non è egocentrismo. Siamo dell’idea che se cambiamento ci dovrà essere, dovrà essere chiaro, intangibile ed incontrovertibile. Non ha senso coalizzarsi con parte di coloro che hanno fatto parte di quel sistema clientelare (sia esso CentroDestra o CentroSinistra). Deve esserci di fatto una rottura forte.
Gli stereotipi sociali attuati e descritti sopra (voto di scambio, promesse) presenti in entrambi gli schieramenti da decadi, si riproporranno a maggior ragione in questo periodo di forte crisi.
E’ nella crisi che il potentato si rafforza.
Ma se il cittadino si ricorda che la sua dignità non ha una scadenza prestabilita (i cinque anni di ogni legislatura), se ricorda che non è un dormiente, che può e deve avere un ruolo attivo tutti i dannati 365 giorni che compongono l’anno solare, allora si cambierà.
Perchè il potere è in esso. Esso da, ed esso toglie. Come è giusto che sia. Deve essere lui a valutare l’operato.
Per cui, votate con coscienza, perchè ci attendono anni bui, figli di scelte sbagliate. Ma bisogna necessariamente attuare una scelta fortissima e sporcarsi le mani.
Buona vita.

Troppo potere "morale" ad una Commissione.


A giorni, la famosa Commissione Consiliare Antimafia resoconterà il proprio lavoro svolto in questi mesi.
Come ebbi modo di dire in parecchie occasioni anche pubbliche, la creazione con carattere di “urgenza” di essa, mi parve più una “cosa dovuta” a causa di tutti gli eventi che piombarono addosso a San Marino.
Ricordo anche che inizialmente a capitanarla vi era il Consigliere Marco Gatti, poi dimessosi (a mio modo di vedere giustamente) dopo l’irruzione nei suoi uffici del Commissario della Legge Sammarinese unitamente ai vertici della Procura di Forlì.
In questi giorni di Ferragosto, in diversi hanno detto la loro “solo” ora su tale Commissione.
La mia personale posizione è ben nota; è nel diritto di tutti poter cercare di smascherare le commistioni tra potere, malaffare e politica in senso stretto.
Non lo è se è proprio il Consiglio a farlo.
Nei punti del programma di RETE è ribadito il fatto che c’è solo un organo assolutamente indipendente adibito per questo tipo di indagini: la Magistratura.
E’ dalla sua indipendenza che dipende il tutto. Inutile girarci intorno. Altra cosa è che poi i Giudici possano errare, ma essendoci vari stadi di giudizio…
E’ sempre apparso tutto questo “affaire” della Commissione, un modo per potersi lavare l’anima, dopo che altre persone ci hanno scovato con le mani ben immerse in tantissime marmellate.
La problematica delle infiltrazioni malavitose in ambito politico-dirigenziale, qualcuno le ha scoperte solo oggi o relativamente tardi. E oggi si sentono dei tuttologi.
Ho già avuto modo di scambiare le mie idee in merito con Foschi (membro di tale Commissione…) su Facebook e non voglio ripetermi.
A tutti coloro che la compongono domando il perchè della loro quasi totale latitanza a numerosi incontri fatti da organizzazioni o associazioni riminesi (G.A.P. Vedo Sento Parlo) piuttosto che ravennati (Il gruppo dello Zuccherificio). O anche ai vari appuntamenti svolti da Sottomarino negli eventi di Mafiopoly dello scorso anno.
Non basta pensare che non abbiano avuto tempo o che avevano altro da fare. Forse la spocchiosità di talune menti, li porta quasi sempre a snobbare con superficialità ed esecrabilissima banalità tali eventi, quasi tutti autofinanziati. Sintomo, ossia, di vera e propria passione da parte di coloro che li svolgono e li creano.
Chi era a Rimini quando parlava Tizian, ad un incontro del G.A.P.? Nessuno, a parte due pirla sammarinesi…
Immagino lo scenario e spero di essere smentito:
durante il prossimo Consiglio, ci sarà tale relazione, che a sentire i maggiori informati noti in Romagna quali i famosi “boccaloni”, metterà nero su bianco NOMI, COGNOMI e CIRCOSTANZE.
Gli stessi che poi diranno: “ovviamente tutto questo studio NON avrà altro scopo se non quello di “informare” la cittadinanza intera.”
Tutti saranno lì a rendere loro merito…meno uno: io.
E si perchè, facile farlo ADESSO!!!
Signori miei; ma quanto tempo ci avete messo per analizzare le situazioni? Oltretutto questo tipo di comportamento mina a ledere il lavoro della Magistratura, supponendo e sperando che essa non ci abbia per nulla collaborato.
Si perchè sapete che accadrà quando renderete edotti i Cittadini del vostro immane lavoro? Accadrà una cosa molto semplice: il cittadino dirà più o meno queste parole: “…vedi che allora lo sapevano? Vedi allora che i nomi se vogliono, li sanno fare?”.
Peccato che vi sia un errore di fondo: NON E’ UNA COMMISSIONE CONSILIARE CHE DEVE ARROGARSI IL DIRITTO DI INDAGINE O PRESUNTA TALE, celandola e spacciandola oltretutto quale una semplice “informazione dei fatti”.
Per quello vi è la Magistratura, che farà ancora una volta una figura barbina (temo).
Si, perchè oltre a quella frase, il Cittadino dirà: “…ma la Magistratura che fa?”.
Ecco fatto.
Personalmente non mi importa di cosa ci sarà scritto in quei fogli….di riffa o di raffa lo sappiamo già tutti.
Quello che maggiormente inquieta è semplicemente l’ennesima ed oggettiva forzatura attuata dal Consiglio. L’ennesimo travalicamento della sua sfera di competenza. L’ennesima dimostrazione che la suddivisione dei poteri NON ESISTE.
Secondo quanto dicono i “boccaloni”, ci saranno Nomi e Cognomi di politici, che molto probabilmente non si potranno candidare alle prossime elezioni (anche se l’enorme faccia da deretano di alcuni non pone di certo certezza a ciò).
Caso strano…proprio ora!!!
Sia chiara una cosa…spero vivamente che queste persone possano aver posto fine alla loro esperienza politica e/o dirigenziale evitandosi (parzialmente) il pubblico ludibrio, indipendentemente da ciò.
Su, su….si tratterà di semplici coincidenze.
Cari tutti, qui non si tratta di voler fare i professorini: basta leggere un poco di trattati di organi di competenza per capire che la malavita organizzata investe in primis sugli immobili, esattamente (ma con finalità certamente ben diverse) come facevano i nostri padri, quando consideravano tale cosa un affare improntato sul futuro.
Investe in settori poco chiari, come la compravendita dell’oro.
Investe nelle bische statalizzate delle lotterie e dei giochi d’azzardo.
Lo fa poiché tutto per loro è un investimento: sanno differenziarlo e diversificarlo. E sanno dove e come entrare.
Ed entrano laddove il sistema Stato è latente o connivente, guarda un po’ proprio la situazione sammarinese.
Pertanto che grado di impatto potrà mai avere un documento stilato da coloro che avevano solo un compito, ossia anche quello di vigilare su licenze date o cose del genere? CHI CONTROLLA -OGGI- I CONTROLLORI?
Ora mi si taccerà di eccessiva cattiveria, ma la mia visione oggettiva su questa Commissione e sugli enormi demeriti che potrà avere, la esplicai immediatamente non appena sentii parlare della sua creazione.
Anche se con tutte le difficoltà del caso, crederò solo a quello che diranno i Magistrati, quelli sammarinesi e quelli delle Procure Italiane.
Sapendo di essere uno dei pochi a vederla così.
RETE ha idee chiare su tutto ciò; chiaramente dietro indagini svolte da chi davvero ha potere di competenza, cercando anche di rendere a coloro supporto a livello legislativo:
  • La massima indipendenza della Magistratura in termini di indagini preliminari.
  • L’esclusione totale di sanatorie o condoni per chi abbia intessuto legami con la malavita.
  • La confisca dei beni immobili o mobili di chi verrà riconosciuto colpevole di favoreggiamento o altro reato connesso alla malavita organizzata. Tali beni verranno gestiti dallo Stato, che a sua volta dovrà riconvertirli e restituire tutto ad uso e consumo della cittadinanza.
  • L’inserimento nell’ordinamento giudiziario del reato di associazione mafiosa e/o malavitosa come previsto nella normativa italiana, perseguendo anche con il carcere duro i colpevoli.Come l’uovo di Colombo insomma…basta pensarci ed avere modo di poter consentire a tutti di vivere in una terra ove con dei mirati accorgimenti, vivremmo davvero meglio, anche moralmente.E LORO non lo faranno MAI.
    Mi ci gioco le mutande.
    Buona vita.

Pensieri dovuti ad una notte insonne...


RETE nacque anni fa.
Una idea.
Un modo di vivere meglio in una società territorialmente limitata.
Credo che l’incipit che mosse quella idea fosse: “pensa se si potesse vivere in maniera eco-solidale, in una terra con l’effettiva certezza del diritto, dove tutto potesse essere trasparente, senza omissioni portando per la prima volta al centro del progetto il Cittadino”.
Si è modificata negli aderenti, non certo nella idea iniziale.
Quello che è certo è che non potremmo e non vogliamo di certo fare promesse campate per aria.
Non esistono mire di vittoria ricercata con ostinazione, tipica della politica degli ultimi 20 anni.
Cerchiamo, quello si, il coinvolgimento di tutte le persone che sottraendo tempo alle proprie 24 ore, abbiano voglia di avvicinare quell’utopica visione alla realtà.
Non abbiamo maschere da indossare per ogni evento…se ci incontrate per strada o al bar, siamo così come siamo. E’ un difetto? No, non lo è.
Sentire per radio la lunga marcia funebre di questa Legislatura è quanto di peggio ci possa essere in un momento di emergenza di sistema come quello odierno.
Smettiamola di puntare il dito, come l’inspiegabile fuoriuscita di documenti scottanti da parte di alcuni personaggi trombati anni fa, che non hanno altro scopo se non quello del killeraggio personale. E’ ancora un esempio di come poteri forti combattano gli altrui poteri forti ancora consolidati. Domandatevi piuttosto il perchè tirino fuori solo ora certi incartamenti…
Cosa è stato e cosa è ancora San Marino, lo leggiamo tutti i giorni. Nonostante i fatti mi dimostrino ad oggi il contrario, c’è solamente una istituzione che possa essere autonoma: la Magistratura. A lei spetta il compito di indagare, magari in cooperazione con coloro che possono avere documenti scottanti, ma non certamente usati quale mera pubblicità progresso!
Evolviamoci o tentiamo di farlo, in qualcosa di differente.
E’ molto difficile poter pensare al NOI piuttosto che all’IO. E’ un retaggio culturale difficilissimo da scalzare.
Ma intanto siamo costretti tutti in questa sorta di limbo, in attesa della bomba mediatica.
Fermi. Immobili. Stantii.
Come Antonio Fabbri ha scritto nell’editoriale odierno, si è riuscito a NON governare un paese con tutte le leggi anti-ribaltone in atto. Una cosa davvero pazzesca a pensarci bene.
RETE non ha e non avrà le risposte a tutto, non ha una connotazione politica particolare. Ma ha un merito e quello le va riconosciuto: mettere in chiaro sin da subito che alla prossima tornata elettorale non scenderà a patti con nessuno. Questa è una scelta ponderata e voluta e coloro che si sono avvicinati e hanno abbracciato la sua idea, quotano in pieno. Sappiamo molto bene che questa decisione potrebbe precludere certi orizzonti possibili, ma le Sante Alleanze o come le si chiamano oggi, coalizioni, non fanno parte del nostro essere. Questo a livello di semplici e mere Elezioni.
Una scelta forte, che nessuno ha mai messo in campo per ovvi motivi. Non è nel nostro DNA rimettere in discussione ciò.
Stessa cosa per non permettere la Candidatura a chi ha già rivestito ruoli Istituzionali. Scelta forte, sapendo che ci sarebbero parecchie menti storiche che sarebbero oggi ancora dannatamente e realmente innovative. A loro diciamo che la candidatura non è possibile, ma lavorare alla costruzione del progetto, certamente si. Chissà se avranno ancora la voglia di mettersi in discussione?
Quello che auspichiamo è che molte persone, siano esse uomini, donne, etero, gay, bianchi, neri, anziani, giovani, di ideologie di destra, di sinistra, centriste, possano avvicinarsi senza timori, sapendo di poter contribuire alla potenziale nascita di un altro sistema, cosa assolutamente necessaria oggi ed improcrastinabile per le generazioni future.
Tutto è in discussione.
Il lavoro, la dignità del cittadino, il caro vita, le differenze tra lavoratori della PA e quelli del settore privato, il territorio. Sarebbe bello che non fosse così, ma tali differenze vi sono, create ad arte da un regime (così lo chiamo io) che ha cambiato molte volte il volto ma che aveva un minimo comune denominatore che accomunava tutti i differenti protagonisti: il clientelismo e la forza che esso genera…ed è davvero tanta.
RETE è questo….nata da una idea, con la speranza che l’utopia possa essere maggiormente attinente alla realtà.
Buona vita burdèll.
Matteo.

La battaglia degli stracci


Ed eccoci qui.

Come ogni mese, si assiste alla “battaglia degli stracci” perpetrata nelle stanze di Palazzo Pubblico. Cominciano gli attacchi, anche e soprattutto personali, propri di una lunghissima campagna elettorale risibile, ma che necessariamente dovrà segnare una sorta di spartiacque tra la altre Repubbliche e quella post Black List.
Ma che accade in realtà? Nulla invero. Si assiste ad una serie di ripicche, sparando nel mucchio, nulla di più. I nervi sono scoperti da parte di tutte le forze politiche, vecchie e nuove (o presunte tali) che nulla hanno da invidiare alle scorribande del povero Brancaleone da Norcia del film di Monicelli di tantissimi anni fa. Uno spettacolo tremendamente deplorevole.
Il copione è bello che scritto: documenti che magicamente emergono da cassetti chiusi con dovizia, riaperti per il proprio tornaconto personale, spacciati quali necessari per una presa di coscienza sociale, con smentite e puntualizzazioni di rito. La gente normale già ne è a conoscenza. Mi sorge un dubbio in merito: come mai quegli stessi documenti non sono emersi prima? Semplice….prima non servivano. Strano anche che siano offerti alla cittadinanza da parte di professionisti del campo. Ma questo se vogliamo dirla tutta, fa parte dello spettacolo indecoroso al quale siamo abituati.
Il vero problema è la “soluzione politica” che attualmente non esiste. Non c’è una logica incentrata sul futuro e di contro v’è una continua rincorsa a porre pezze e pezzuole a destra e sinistra, anche se la coperta è dannatamente corta. E tra un Consigliere -Alberto Selva- che rifà il verso ad una sua collega, affermando: “I giovani devono smetterla di lamentarsi, piangersi addosso è uno sport molto praticato in questo Paese. Mettetevi di buona lena e conquistatevi gli spazi che vi sono più consoni.”, e tra un Gatti che attacca maggioranza ed opposizione in maniera paritaria, mi domando ove si voglia andare a parare. Si perchè, non c’è un minimo di progettualità in tutto ciò.
Tendono nel dare l’impressione, questi ed altri atteggiamenti a quelli simili alle movenze che deve imparare nel fare una punta del gioco del calcio, per evitare entrate dure e rudi da parte dell’arcigno difensore, tentando si siglare la rete. Ma colui che riveste quel ruolo, è atavicamente egoista, non gioca quasi mai per la squadra. E’ il finalizzatore. Sono gli altri che lavorano per lui.
Sarebbe troppo semplice attaccare codesti personaggi ed i loro partiti di affiliazione. Cercherò di essere un poco più lungimirante allora.
Dove eravate VOI tutti, politici e dirigenti, ma anche imprenditori (parte assolutamente forte del Paese) alla fine degli anni ’90?
A cosa mi riferisco? Ai primi blocchi della Guardia di Finanza posti in essere ai nostri confini, effettuati allora dal Ministro Visco. Fu un segnale inequivocabile che diede chiaramente l’esempio di come la nostra piccola realtà, in qualsiasi momento, poteva essere stritolata. Avrebbero dovuto dare coscienza a tutti coloro che oggi si stracciano le vesti e che dirigono questo Paese, che era basilare preparare il famoso “piano B”, ed eventualmente anche quello C.
Nulla fu fatto invero. Lo si prese come un atteggiamento occasionale, convinti del fatto che quel sistema San Marino era favorevole anche all’Italia, cosa in parte veritiera. Ed allora via ad una finanza economica smodata, via alle Finanziarie, via alla nascita di tantissimi Istituti Bancari, infischiandosene di ciò che fu. Oggi, ci ritroviamo nel medesimo punto.
Ma la situazione è drammaticamente precipitata nel baratro. La crisi di sistema si attorciglia sempre più a quella economica (come è normale che sia…il problema è che è sempre la seconda che causa la prima), c’è una penuria di “menti” che possano essere in grado di vedere oltre l’orizzonte. Quindi si evitano di risolvere i problemi laddove sarebbe più consono, ossia nell’aula parlamentare, andando a sbirciare dentro i personalissimi armadi per vedere quanti scheletri ci siano. Anzi si usa quel contesto, per enfatizzarli in maniera smodata.
Mentre VOI litigate il Paese se ne va in rotoli, senza una benché minima risoluzione degli atavici problemi. Ma del resto torna tutto; è come un cane che si morde la coda; la Cittadinanza per anni ha votato le stesse persone, in tantissimi casi svendendosi anche per inezie ridicole, manifestando una insensata lontananza dal più alto senso di Comunità.
I nostri nonni l’avevano. Probabilmente erano meno scolarizzati, ma certamente molto più sul pezzo. Sapevano molto bene che un temporale o una nevicata abbondante, potevano pregiudicare il raccolto del campo, necessario per mantenere la propria famiglia, ma anche quella dei vicini, proprio perchè allora vi era davvero un senso di comunità e di solidarietà sociale, di intenti e ci si dava forza l’un con l’altro.
Avete inopinatamente cancellato tutto questo, evidentemente con la complicità della popolazione, ( su questo non vi sono assolutamente dubbi) perseguendo la linea borderline che separa il legale dall’illegale. Come si dice qui, siamo “sempre stati sulla schiena del buratello”, festeggiando sempre la parte della cicala, denigrando quella della formica.
Ed ora siamo a questo a punto: crisi economica mai vissuta, un tasso di disoccupazione altissimo per la nostra realtà, pochissima lungimiranza in tutti i campi, investimenti sbagliatissimi, rappresentati da enormi ecomostri di metallo e cemento e nessun punto da cui partire.
Anzi, da parte di molti di VOI si usa spesso l’assunto: “invece che criticare, fate delle proposte”…nel nostro piccolo le facemmo, utilizzando strumenti di Democrazia Diretta quali le Istanze, inopinatamente cestinate da una stragrande maggioranza di tutti VOI. Domandate il confronto con la Cittadinanza e poi la sbeffeggiate dicendo che “sono Istanze di stampo Ottocentesco”. Sarebbe più facile rispondervi di fare tutto VOI, visto l’enorme senso di onniscenza su tutto, e la visione a 360 gradi che avete. Ma come dice un caro mio amico: “non è possibile che si possa conoscere tutto; bisogna anche essere in grado di ammettere i propri limiti, e se non lo si fa, non c’è nulla da fare: si arriva a questo punto di non ritorno.”…solo che il fio conto lo paga la gente normale.
Signori miei: avete concesso alla malavita organizzata di entrare in Repubblica; avete concesso loro anche licenze!!! Questo basterebbe di gran lunga per richiedere le VOSTRE immediate dimissioni; ma non basta. Trattate un luogo Istituzionale quale una mera stanzetta per difendere i piccoli interessi da bottegai, quando in realtà servirebbe per dare una impronta di ripartenza, anche lenta (visto i nostri esigui numeri) a questa Nazione. Siete andati, chi più chi meno, in trasmissioni di inchiesta, ed ancora sedete lì. Purtroppo -e lo ribadisco ancora- siete stati delegati dal Popolo miope, ma ciò non lenisce i peccati, ma li enfatizza anche di più, poiché dovreste avere ancor maggiormente forte il senso di Comunità e non quello parcellizzato dei piccoli venditori di borgata.
Ci avviciniamo al voto è vero: tanti segnali in tal senso, come possono essere tutte le pratiche messe in atto per dare diritti a persone, penso alle stabilizzazioni o alle naturalizzazioni, strumentalizzate anch’esse, che potevano benissimo essere svolte all’inizio del mandato. O come si sente nei bar, vere scuole di vita: “tra poco si vota, perchè rifanno l’asfalto”.
Ci avviciniamo al voto e contrariamente a quelli precedenti, vi troverete di fronte non le solite “liste civetta”, pronte a coalizzarsi per vincere e comandare, ma qualcosa di più attinente con la realtà. Qualcosa che non potrà promettere nulla in cambio di esso, che non accetta gli attuali assunti, che avrà solo uno scopo: ripartire in maniera umana dalle polveri che lascerete dietro, riportando il Cittadino al centro della vita attiva sammarinese. Gente normale insomma, che sopravvive a tutto questo e che non scenderà a nessun compromesso con voi tutti. Ci sarà da ridere e da divertirsi.
Chiudo questo mio pensiero esortando nuovamente il Tribunale ad attivarsi in maniera tale da porre fine a tutte queste illazioni. Tutti siamo a conoscenza di documenti assolutamente scottanti, presenti in quelle aule. Date una mano a questo Paese anche voi. E’ il vostro fine ultimo, credo. Si chiama Giustizia Sociale. E mi spiacerebbe che ciò non avvenisse; sarebbe un poco offrire il fianco nuovamente alla vecchia San Marino. Non si può sperare che certi nomi e certe situazioni siano evidenziate dagli Zavoli di turno, tasselli a quanto emerge di quel sistema morto.
Buona vita.
Matteo Zeppa (movimento RETE)