14 gennaio 2012

Post serata MICS


Si rimane sempre un poco basiti partecipando a certe serate pubbliche con la presenza di Politici. Capitò alcune sere fa in quella dedicata dall'Unione dei Moderati al tema delle infiltrazioni malavitose a San Marino, nella quale venne negato al pubblico la possibilità di controbattere agli interventi dei Segretari Morri e Casali (che di fatto ricalcò quello ad “Otto e Mezzo “di LA7..), ed è capitato due sere fa alla serata sugli “inguaiati” organizzata dal MICS, che personalmente ringrazio comunque per averla organizzata; è sempre un cosa costruttiva vedere dal vivo certi atteggiamenti.
Tre parole risuonarono maggiormente fra quelle quattro mura: CULTURA, ONESTA' MORALE DELLA POLITICA e INGUAIATI.
Partendo dall'ultima, è semplice sapere chi essi siano....basta leggersi gli articoli scaturiti dalle analisi delle innumerevoli intercettazioni telefoniche, ambientali o memorandum ed il gioco è fatto. Basta davvero poco. Il problema reale è chi gravitava o gravita ancora ora attorno a questi.
E qui casca l'asino.
Inevitabilmente, questi tre concetti sono legati l'uno all'altro. Partendo dalla fine, ossia chi sono gli “inguaiati”, e percorrendo la strada a ritroso, è del tutto legittimo, analizzando tutte le reazioni avute, capire che non siamo in grado di offrire alcuna CULTURA e che essa non si confà con l'attuale ONESTA' MORALE DELLA POLITICA. Spiace davvero sentire il Presidente del Partito di maggioranza relativa, Teodoro Lonfernini, proferire parole quali “Stato di Diritto accertato” a San Marino.
Scusi Teodoro, quale Stato di Diritto?
In uno Stato di Diritto funzionante, si dovrebbe prevedere anche la sospensione da ruoli politici o dirigenziali di tutti coloro che risultino essere nominati in qualsiasi inchiesta, sino ad una eventuale sentenza (uno Stato di Diritto inoltre prevede che tutti siano innocenti sino a prova contraria del resto..nel frattempo...). Acclarato questo siffatto caso, potrebbe spiegare con quale ONESTA' MORALE il Suo partito ha concesso di salire al più alto grado di rappresentanza per la cittadinanza sammarinese ad una persona nominata più volte in svariati memorandum? Stiamo scimmiottando l'Italia berlusconiana, ma con differenze evidenti, in tutto e per tutto. In una intervista a SMTV( in merito a ciò (la nomina) disse testualmente che “fu una scelta di coerenza di come la Democrazia Cristiana in ogni mandato Reggenziale fa...”. Mille strade vi si dipanavano di fronte, prendeste quella più rischiosa, (e basta leggere i vari resoconti del giornalista Roberto Galullo in merito) infischiandovene del dibattito sollevato da una parte della cittadinanza, impegnata nel domandarvi un passo indietro.
L'ONESTA' MORALE prevederebbe anche di non forzare scelte discutibili, costringendo poi a leccarsi le ferite, per poi sorprendersi che in serate pubbliche si è soggetti alla rabbia della gente...o no? E' una questione di CULTURA, come è stato ribadito da tutti i relatori.
La Cultura, in particolare quella Civica, solo in parte la si impara a scuola, sui libri. Soprattutto la si fa propria e la si consolida nel corso delle differenti esperienze di vita e di socializzazione.
E dunque dove sono il senso civico e l'Onestà Morale della Politica in merito alle vicende sulle infiltrazioni delle organizzazioni malavitose nel territorio?
Si pensa per caso di lavarsi l'anima, semplicemente con l'Istituzione di una Commissione consiliare permanente antimafia (che di fatto è ferma)? Sono parole vostre dette durante il dibattito acceso, che NON tutti sono puliti dentro quel Palazzo e fuori...Chi ha concesso ad essi di insinuarsi ed inserirsi nel tessuto sociale sammarinese? Chi detta le regole d'ingaggio? Chi accerchia in sé tutti i poteri? Semplice...LA POLITICA! E non sono concesse smentite.
Questa politica è morta. E se permettete, non ha per nulla a che fare con il concetto stesso insito nella sua etimologia: ossia l'arte di governare la società. Se è morta questa attuale politica, linearmente è moribondo questo tipo di società.
Inutile tentare risibili e deficitarie difese. Le numerose inchieste nelle quali siamo gioco-forza entrati attestano ciò.
Cosa può farla resuscitare?
La CULTURA, nel senso più ampio della sua accezione. La CULTURA del lavoro ad esempio. Vi domando: si può averla in una terra dove TUTTI i contratti di lavoro sono scaduti? Con che dignità vi ponete in questo frangente? Con quale ONESTA' MORALE, la politica si pone per spiegare le differenze create ad arte tra lavoratori sammarinesi, frontalieri, appartenenti alla PA o all'Industria piuttosto che nel Commercio? Semplicemente, si cerca di porre rimedio “alla carlona” quando la coperta è troppo corta per coprire tutto il corpo.
Dove è la CULTURA CIVICA nell'annientare uno dei diritti sociali di uno Stato per antonomasia, la scolarizzazione, pagando con i soldi dei contribuenti una nuova struttura didattica per poi darla in mano ai privati? Ed a giustificazione di ciò, non si trova di meglio che dire che le nuove generazioni, a livello scolastico (per lo Stato), sono un COSTO?
Ma non vi è balenato in mente che gli sprechi sono davvero altri? E che la Cultura dei piccoli (i grandi di domani) non è propriamente un COSTO, ma un investimento?
Siamo un Paese piccolo, difficile pensare che non si possano fare certi passi in avanti, Più semplice pensare che NON li si vogliano attuare, per ovvie ragioni di commistioni a vari livelli. Basta guardarsi intorno. La CULTURA ha un colore: il grigio del cemento. Difficile trovarne altri cangianti, capaci di renderla anche per un certo verso multietnica, utili per rallegrare l'anima stessa di questa martoriata nazione.
E la visione sin troppo ecumenica del non pretendere una sorta di riscossione del fio verso coloro che hanno causato ciò, mi spiace non m'appartiene, e da come si è capito due sere fa, oltre che in altre circostanze, a tantissime persone non va proprio a genio. E volendo dirla tutta, non sarebbe nemmeno giusto.
Il rispetto per le Istituzioni si gioca sulla reciprocità. Se manca da un verso (il vostro) non si può permettere e pretendere che sia presente nell'altro.
Cari i miei quattro, vi ho visti più impegnati nel prendere le distanze da questo sistema, piuttosto che realmente motivati nel cambiarlo. Siete addentrati in tale sistema, siete Cittadini in primis e politici secondariamente, quindi potenzialmente avreste quel quid in più per combatterlo realmente se lo voleste. Non perchè siate migliori dei cittadini sia chiaro, solamente perchè sedete esattamente da dove tutto può partire.
L'orgoglio di non aver preso nulla di più che servisse da esso, lo sbandiero ai quattro venti. Ma non dovrebbe essere un motivo di vanto, dovrebbe essere la normalità! E durante i vostri interventi, quando diceste che “a tutti è stato bene finché ce n'era” è solamente una puerile ed assurda stupidaggine, figlia di una società che non ha CULTURA, ONESTA' MORALE DELLA POLITICA ed è INGUAIATA sotto tutti gli aspetti.
La strada è lunga, ed è quella non asfaltata e che non ha illuminazione, la più difficile da percorrere, certamente la meno agevole. Le parole rimangono al vento, ci vogliono fatti reali....e ad oggi ancora niente.

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