9 novembre 2014

E' MIO!




...pensavo al concetto di "mio" come possedere qualcosa, o almeno pensarlo tale.
- "la mia casa": in realtà non è mia; è dello Stato e della Banca.
Se dovessi avere problemi con le rate del mutuo, diverrebbe la loro. Se tutto andrà bene, sarà mia quando sarò già nella fossa.
- "il mio conto in banca": in realtà non è mio.
Offro la mia persona a disposizione del datore di lavoro, a cui concedo delle ore per ricavarne un salario. Se non lavorassi, non avrei nessun conto in banca.
- "la mia auto": in realtà anch'essa non è la mia.
Pagamento rateizzato in 5 anni con la Banca. Quando avrò terminato di pagarla, allora sarà mia, ma probabilmente sarà ora di cambiarla...e ricomincia il giro.
- "il mio tempo libero": in realtà non è mio.
E' ciò che rimane libero tra le ore offerte per il salario e tante altre cose. Nel 90% dei casi, coincide con il sonno.
- "il mio lavoro": in realtà non è mio nemmeno quello.
Occupo un posto per un tot di anni, con la possibilità di poterlo cambiare o nella peggiore delle ipotesi, perderlo per motivi non miei, il ché precluderebbe tutte le ipotesi summenzionate
Di veramente mio non ho nulla. Tutto è tremendamente legato (volenti o meno) all'ultimo punto; il lavoro. Se manca esso, a cascata manca tutto ciò che crediamo essere di nostra appartenenza.
In ogni caso, quello che forse appartiene veramente, è la famiglia. 
Ed allora penso a quei nuclei familiari formati da moglie e marito disoccupati e che magari hanno due o più figli.
Costretti a dover svendere il proprio valore per salari di fame che le nuove leggi in merito hanno.
Costretti nel turarsi il naso per mansioni che -magari- non competono per indole o per altro.
Costretti a farlo per mantenere saldo quel legame e per concedere una dignità alla prole.
In questo periodo bislacco, c'è anche un fortissimo richiamo al senso cristiano della famiglia, come se dovesse essere un collante per qualcosa di evidentemente fatuo.
Bhè...io credo nella laicità di essa, e credo anche che la religione (qualsiasi si persegua) non ti dia o ti darà  un salario per sfamarla.
La conclusione è: se manca il salario, ergo il lavoro, sono a fortissimo rischio anche i legami familiari che siano cristiani, o cattolici, o tradizionali, o di fatto, o patriarcali, o matriarcali, o buddisti, o atei, o agnostici.
Insomma: siamo in un periododimerda.

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