3 agosto 2014

PRODUCI->CONSUMA->CREPA!!!



...i numeri e la loro asetticità.
I dati, aggiornati a Maggio 2014, dell'ufficio statistica, parlano di 1314 disoccupati a SM.
Il problema dell'intercalare numerico è appunto quello di non trovare un metro di paragone adatto.
Bene...quel numero di disoccupati supera interamente gli abitanti di 3 Castelli sammarinesi.
Chiesanuova: 1111 Abitanti
Faetano: 1170 Abitanti
Montegiardino: 914 Abitanti

Di fatto siamo in presenza di un tasso di disoccupazione maggiore delle persone stesse che vivono in 3 ben distinte realtà. E' come se tutti loro NON lavorassero.

Bisognerebbe rivalutare un nuovo sistema di pensiero, e perchè no, quello di lavorare meno ore, ma lavorare tutti, e non in ruoli predefiniti dal volere assoluto.
La conseguenza, sarebbe quella di dover necessariamente ricalibrare, a cascata, tutto ciò su cui si è investito, dando una svolta umana al tutto. Si tratterebbe di una svolta epocale, impostata sull'uomo e non più sul vile denaro. Saremmo in presenza, allora, di una scoperta della vera dignità della vita stessa, e conseguentemente anche di quella legata al lavoro ed al salario.
Ci hanno insegnato la teoria "produci, consuma e crepa", e ce l'hanno innestata nel DNA di ognuno di noi. E del tutto inconsciamente, noi la stiamo riversando egualmente verso i nostri figli. L'accettazione passiva a ciò, non prevede che ci si possa distaccare da tutto questo.

Ricordate? 
Ricordate quando i nostri genitori ci invitavano nell'intraprendere un percorso di studi con motivazioni tali per cui "studia ragioneria (chiaramente è un esempio, non me ne vogliano i ragionieri eh?!?) che troverai un lavoro sicuro"?. Dicendoci ciò, non facevano altro che adeguarsi all'imprinting di sistema capitalistico che a loro volta subirono, atteggiamento enfatizzato anche dalla miseria causata della seconda Guerra Mondiale. E noi, figli divenuti padri o madri, non ci discostiamo da quell'assunto. L'errore fondamentale è quello di svilire la vera natura dell'essere umano. Non tutti vorrebbero studiare ragioneria, ma che so, amare le arti ed i mestieri più svariati, ma che tale società manipolata indica nel non essere remunerativi. Quella cazzo di tara ha sconvolto tutto, creando altresì una competizione tale da essere tutti divenuti schiavi del salario più alto, perchè è così che troveremo la pace.
Il nostro vicino di casa è divenuto il nemico. Dobbiamo avere più di lui (ed ovviamente la la cosa è reciproca). Non esiste più la solidarietà. Ci siamo isolati, poichè ci hanno imposto nel farlo e lo abbiamo passivamente accettato, esasperato e confermato.

Ma un sistema sammarinese, può e deve essere salvato, perchè i numeri sarebbero dalla nostra.
Ed invece si punta al terrorismo intellettuale, inculcando paure ataviche, accettando supinamente i dettami degli organismi internazionali, i reali fautori, unitamente alle lobby bancarie, della crisi del mondo occidentale e del capitalismo sfrenato. Idiozia pura è quella di non sapere che ci saremo andati dentro pure noi. Fa comodo far pensare alla società sammarinese che siamo in emergenza. Come è altrettanto semplice mentire spudoratamente (sapendo di farlo) asserendo che "esiste la crisi", "dobbiamo tirare la cinghia", "l'Italia è in crisi e noi di riflesso perchè siamo al suo interno".
Citando continuamente un concetto di SOVRANITA' che è costantemente stuprato nella propria essenza.
Essa permetterebbe di fare le cose come vogliamo noi, per il nostro bene, per fare in modo di far terminare gli sguardi in cagnesco tra vicini di casa.

Eppure...eppure ancora si cercano scuse, e si fanno leggi contro i lavoratori a discapito di sgravi a pioggia ai datori di lavoro, enfatizzando appunto i dettami del "produci, consuma e crepa".
Personalmente e non è la prima volta che lo dico, sarei disposto anche a lavorare meno ore, consentendo che un altro compagno lavoratore possa ritrovare quella dignità che la società malata gli ha tolto. Ovviamente, come dicevo sopra, dovrebbe cambiare anche il sistema per cui se abbassassi le mie richieste salariali, dovrebbero abbassarsi anche le imposte indirette (passatemi il termine) come quella del mutuo (per esempio). Un gioco di dare e avere molto più umano e dignitoso che tanto paura fa a tutti coloro che invece vivono per fomentare le differenze, anche tra i lavoratori stessi.

Per l'immediato, visto le ataviche, persistenti e lacunose ricerche di investitori ultramegamiliardari, pare essere l'assunto di questo fallace esecutivo, come del resto di quelli che lo hanno preceduto, sarebbe il caso di analizzare per bene le mansioni di quei 1314 disoccupati e prevedere che si portassero in questa terra datori di lavoro in quel senso. Ovviamente questo non escluderebbe la ricerca folle di cui sopra, che tra l'altro prevede banche internazionali (ancora...). Uno stop deciso agli sgravi, con un deciso investimento che miri all'autoimprenditorialità sammarinese, che nulla ha da invidiare a nessuno.

E cosa non secondaria: la mancanza di una dignità lavorativa e conseguentemente salariale, porta all'enfatizzazione del fenomeno del lavoro nero. Ci sono i controlli??
Ma io vi sfido seriamente: se mai dovessi essere sommerso dalla marea nera, e se dovessi soppesare i rischi di far saltare ciò che devo alla mia famiglia, per la sua sussistenza e sopravvivenza, sarei il primo a ricercarlo, perchè questa società bieca non mi impedisce di fare altro. L'evoluzione dell'uomo del 2014, se messo con l'acqua alla gola, non è altro che simile alla lotta nelle arene romane. Deriviamo da loro, poiché già lì era presente il leader maximo che con il pollice verso o meno, decideva della vita di altri. Era lui, dall'alto della sua parvenza di un Dio calato in terra, a decidere chi doveva restare in vita o morire, di un paventato diritto di dignità o meno (erano pur sempre degli schiavi...)

Lo stare bene tutti, fa una paura dannata al potentato con vesti fatte di pizzo e merletti. Perchè a LORO hanno insegnato sempre che ci deve essere un vincitore ed uno sconfitto. E basano tutta la propria esistenza, e quella dei propri sodali, su questo caposaldo...mors tua vita mea.
Un cambiamento radicale porterebbe invero nel decriptare tutta la loro esistenza certa, poggiante su fallaci teorie machiste.

Un passo indietro non sempre corrisponde ad una sconfitta.
A volte è semplicemente vitale e necessario.

! think a different choice !

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