Dopo ciò che accadde ieri in Commissione Finanze, e dopo l'articolo dell'ottimo Antonio Fabbri, ecco ciò che mi si è presentato oggi sul mio profilo di Facebook....
Non so voi, ma tutto ciò mi pone in una tristezza infinita quasi invalicabile....
ma quanti sarete in Commissione??? Trecentomila??? Federico Bartoletti, presidente, Pdcs: “Ho verificato cosa è successo al sistema elettronico di votazione e il regolamento. In premessa dico che i consiglieri dovrebbero attenersi al giuramento di inizio legislatura. Comunque, la prima verifica è stata effettuata ieri sera e ha dimostrato che il sistema elettronico funzionava benissimo. Dunque è stata lasciata una scheda in una postazione con consigliere assente per tutta la seduta e qualcuno ha pigiato il pulsante viziando la votazione. E’ incontrovertibile. Segreteria istituzionale e Avvocatura di Stato mi hanno invitato ad annullare la votazione, ma ho deciso diversamente: infatti è corretta dato che gli atti sono stati registrati. Comunque sono molto sconcertato dal comportamento dei colleghi consiglieri: si è votato in una postazione con il commissario assente”. COMPLIMENTONI BARTOLETTI!
Resoconto dei fatti, incontrovertibili, poi ognuno la penso come vuole. Dei 18 Consiglieri, nella seduta serale erano presenti 16 Consiglieri, il donzello è incaricato di inserire le apposite schede per permettere il voto. Per tutti i lavori della serata abbiamo sempre votato in modo palese e su un emendamento dell'opposizione viene chiesto dall'opposizione il voto segreto. Do il via alla votazione mentre cerco con la Segreteria di Stato la possibilità di arrivare ad una soluzione condivisa per accogliere la richiesta nella discussione successiva sull'intero articolo. Proclamo la votazione, sottoscrivo il modulo e nessuno si accorge di niente. Circa 5 minuti dopo durante la discussione successiva le addette della Segreteria Istituzionale si accorgono dell'inghippo, li per lì rimango incredulo, sospendo, mi portano il modulo sottoscritto mi accorgo del problema. Ho pensato al sistema elettronico di votazione in zampanella, quindi per controprova rifaccio votare. L'opposizione si inalbera: "non si può ripetere la votazione solo perchè è contro la maggioranza", "il controllo delle chiavi bisogna richiederlo prima del voto".... Spiego che è solo un voto di prova, che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervollo di annullare il voto, ma sospetto che il sistema di voto sia andato in zampanella e non intendo assolutamente affrontare altre votazioni se questo non funzionava correttamente. Si fa un voto di prova ed il problema si ripete, un voto in più. A questo punto chiudo i lavori (era già mezzanotte passata) dichiarando che avrei proceduto subito con gli addetti al controllo del sistema elettronico di voto e accertato cosa fosse successo e poi vista la situazione procedere con una verifica approfondita del regolamento. Purtroppo dopo un'oretta comprendo tutto. Il donzello fin dall'inizio dei lavori (ore 21,00) aveva inserito erroneamente una scheda in più nello scranno del Consigliere Foschi e un Consigliere ne ha approffittato sia nel voto valido che nella ripetizione di prova. Il sistema elettronico funzionava benissimo. A questo punto in mattinata mi sono confrontato con la Segreteria Istituzionale che pur comprendendo il problema dell'esistenza dell'articolo 41 della legge mi dicono che potrei provare ad annullare il voto. Rischiando però altre conseguenze. A quel punto non me la sono sentita di annullare il voto e ho applicato la legge alla lettera. In definitiva ho applicato la legge "sine glossa", nonostante l'indecenza di colleghi Consiglieri che metteno in atto comportamenti mai compiuti. Ripeto questo caso non è assimilabile a quello dei pianisti è completamente diverso. Ci abbiamo messo un'ora per capire cosa fosse successo, poi c'è stato il problema di applicare il regolamento, che la Segreteria Istituzionale conosce benissimo come il sottoscritto, mi invitava a considerare una strada nuova, superando l'articolo che regolamenta in modo preciso dell'esito delle votazioni e questo poteva comportare altre conseguenze. Tutto qua! Mi fa specie ed è un "attimino" strumentale tutto sto baccano per la decisione ed un silenzio assordante in questa discussione sull'atto, che ripeto non è assimilabile a quello dei pianisti.
3 commenti:
colpa di SU, forse dei donzelli, Bartoletti che non annulla la votazione, per me siete tutti malati di protagonismo, che tristezza..
Resoconto dei fatti, incontrovertibili, poi ognuno la penso come vuole. Dei 18 Consiglieri, nella seduta serale erano presenti 16 Consiglieri, il donzello è incaricato di inserire le apposite schede per permettere il voto. Per tutti i lavori della serata abbiamo sempre votato in modo palese e su un emendamento dell'opposizione viene chiesto dall'opposizione il voto segreto. Do il via alla votazione mentre cerco con la Segreteria di Stato la possibilità di arrivare ad una soluzione condivisa per accogliere la richiesta nella discussione successiva sull'intero articolo. Proclamo la votazione, sottoscrivo il modulo e nessuno si accorge di niente. Circa 5 minuti dopo durante la discussione successiva le addette della Segreteria Istituzionale si accorgono dell'inghippo, li per lì rimango incredulo, sospendo, mi portano il modulo sottoscritto mi accorgo del problema. Ho pensato al sistema elettronico di votazione in zampanella, quindi per controprova rifaccio votare. L'opposizione si inalbera: "non si può ripetere la votazione solo perchè è contro la maggioranza", "il controllo delle chiavi bisogna richiederlo prima del voto".... Spiego che è solo un voto di prova, che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervollo di annullare il voto, ma sospetto che il sistema di voto sia andato in zampanella e non intendo assolutamente affrontare altre votazioni se questo non funzionava correttamente. Si fa un voto di prova ed il problema si ripete, un voto in più. A questo punto chiudo i lavori (era già mezzanotte passata) dichiarando che avrei proceduto subito con gli addetti al controllo del sistema elettronico di voto e accertato cosa fosse successo e poi vista la situazione procedere con una verifica approfondita del regolamento. Purtroppo dopo un'oretta comprendo tutto. Il donzello fin dall'inizio dei lavori (ore 21,00) aveva inserito erroneamente una scheda in più nello scranno del Consigliere Foschi e un Consigliere ne ha approffittato sia nel voto valido che nella ripetizione di prova. Il sistema elettronico funzionava benissimo. A questo punto in mattinata mi sono confrontato con la Segreteria Istituzionale che pur comprendendo il problema dell'esistenza dell'articolo 41 della legge mi dicono che potrei provare ad annullare il voto. Rischiando però altre conseguenze. A quel punto non me la sono sentita di annullare il voto e ho applicato la legge alla lettera. In definitiva ho applicato la legge "sine glossa", nonostante l'indecenza di colleghi Consiglieri che metteno in atto comportamenti mai compiuti. Ripeto questo caso non è assimilabile a quello dei pianisti è completamente diverso. Ci abbiamo messo un'ora per capire cosa fosse successo, poi c'è stato il problema di applicare il regolamento, che la Segreteria Istituzionale conosce benissimo come il sottoscritto, mi invitava a considerare una strada nuova, superando l'articolo che regolamenta in modo preciso dell'esito delle votazioni e questo poteva comportare altre conseguenze. Tutto qua! Mi fa specie ed è un "attimino" strumentale tutto sto baccano per la decisione ed un silenzio assordante in questa discussione sull'atto, che ripeto non è assimilabile a quello dei pianisti.
Signor Bartoletti...abbiamo ed ha speso chilometri di parole su tutta la vicenda, in altro luogo.
Lasci perdere.
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