29 marzo 2011

Il Consiglio Grande e Generale ieri e oggi







Articolo scritto il 29 Maggio 2010

Prendo spunto da un post di Alex Rossi che ringrazio, quando afferma che è stimolante per lui vedere Sottomarino sul loggione del consiglio.

Alex, la mia infanzia l'ho passata con i miei nonni...mio nonno Marino, democristiano sino al midollo, mi portava tutte le domeniche a messa, ai Capuccini, alla Pieve, al Crocefisso, mi guardava con aria burbera se non rispondevo alla funzione; quel nonno che portava nel taschino il pettine con i denti stretti di color beige, e mi pettinava con la riga sulla destra (quella volta i capelli erano più disciplinati invece di ora che ho un "ciabusco"...)...quel nonno che solo un cuore marcio che gli donò madre natura limitò solo parzialmente il suo dare una mano alla costruzione della San Marino anni 50 - 60, quel nonno che pure agli sgoccioli della vita, diede anima e corpo alla costruzione della Chiesa di Murata; quel nonno burbero che mi manca tanto oggi, assieme alla sua controparte, la Delia, donna di campagna e il contrario del marito. Ebbene fra le varie attività, Marino mi portava a vedere il Consiglio; il fatto d'essere piccolo mi metteva in forte soggezione, tutto mi sembrava così magnifico, enorme sacro...ricordo il vero terrore che il mezzobusto di Washington m'incuteva. Pensavo al bimbo che viveva lì dentro, a quanta fortuna avesse nello stare in un simile posto, alla mia invidia nell'avere i sodatini veri con il pennacchio e la sciabola.
Poi la sacralità della sala, dove non c'erano amplificatori, dove non volava una mosca, dove erano tutti attenti.
Poi ieri...64 presenti, 25 sugli scranni; solo alcuni attenti...tu, Mussoni, Zafferani, Lonfernini, Cenci, Morganti e Chiaruzzi...mentre parlava un Consigliere, solo voi prestavate attenzione alle sue parole...lui parlava, cercava referenti con lo sguardo ma leggendo, quando alzava lo sguardo, aveva solo Francesco che lo poteva vedere perchè era di fronte a lui. Due segretari di Stato, Valentini e Arzilli, gli altri non so...poi c'erano i "guasconi": Mancini che sembrava un tarantolato, non stava mai fermo; Pedini Amati che parlava di altro con altri due...e noi lassù a vedere tale spettacolo...Il gendarme che ci impone di non fare foto, ma siamo riusciti lo stesso a farla, quasi come a difendere questo "fancazzismo" istituzionale, quasi come se dovessimo sentirci pure in colpa nell'essere lì.
In tutta questa desolante visione, l'unico neo eravamo noi di Sottomarino, quelli che alcuni continuano a chiamare sovversivi...ma sovversivi sta cippa mi vien da dire!! I veri sovversivi a San Marino non li hanno nemmeno mai visti in lontananza...e poi perchè sovversivi? Perchè vogliamo andare a Palazzo a vedere e sentire il Consiglio?? E' senso civico allora.
Mentre ero lì che vi guardavo, pensavo a quel bambino che abitava lì e che aveva la fortuna di avere i soldatini veri, mentre io avevo quelli di piombo che si vincevano nelle merendine; pensavo a quanto fosse fortunato nel poter giocare a nascondino a Palazzo Pubblico, perchè non lo avrebbero trovato mai, tanto è enorme.
Alex, quel bambino è cresciuto, forse era il mio amichetto immaginario, quello che veniva assieme con mio nonno, e che tornando in quei luoghi legati all'infanzia torna fuori...e mi vengono le lacrime a pensare a come è oggi il Consiglio...ha perso tutta la poesia.

Ti prego se è vero che la presenza nostra può essere stimolante, cerca di passare il messaggio a tutti, lavora dentro che come ti ho già detto, noi si cerca di lavorare fuori per una migliore rinascita morale; io tornerò lì anche Martedì, ed anche Mercoledì per l'istanza d'Arengo, ed anche il prossimo mese, e quello successivo, se potrà servire a qualcosa...e ci porterò Aurora, la mia figlia più grande, per vedere se anche a lei rimarranno gli stessi ricordi...

Buona vita Alex.

Nessun commento: